L’Inter prosegue nella sua campagna di ricostruzione in vista della prossima stagione. Dopo gli addii di due colonne portanti della squadra come Skriniar e Brozovic, a cui va sommato anche il possibile trasferimento di Onana in Premier League, Beppe Marotta è chiamato agli straordinari per mettere a disposizione di Inzaghi una rosa tanto lunga da poter riuscire a competere su tutti i fronti.
Al momento in entrata si annovera solamente il colpo Thuram, strappato a costo zero dal Borussia Monchengladbach: acquisto che, ovviamente, andrà accompagnato da innesti altrettanto importanti.
Per la mediana l’obiettivo principale resta sempre Davide Frattesi, ma il Sassuolo non sembra intenzionato ad abbassare le pretese. I 40 milioni richiesti dal dg neroverde Carnevali rappresentano momentaneamente una chimera che l’Inter ha provato a raggiungere aggiungendo ai 25 milioni offerti il cartellino del giovane Mulattieri, tentativo, però, andato a vuoto.
Per questo i nerazzurri stanno iniziando a vagliare delle alternative per rinforzare a dovere il reparto centrale: i nomi accostati con maggiore insistenza al club di Zhang sono Koopmeiners dell’Atalanta e Samardzic dell’Udinese.
L’olandese si avvicina certamente di più alle caratteristiche di Frattesi: dinamismo, tempi d’inserimento, duttilità ed abilità di lettura dell’azione in entrambe le fasi a cui vanno aggiunte le non trascurabili esperienze in Eredivisie con la maglia dell’AZ Alkmaar e le numerose partite disputate in ambito europeo. Dopo una stagione d’assestamento, il 7 bergamasco ha ritrovato quella continuità di rendimento in zona gol, 10 messi a segno nell’ultima Serie A, che lo aveva contraddistinto già in Olanda, dove nella sua ultima annata era arrivato addirittura a toccare quota 17 realizzazioni.
Discorso diverso, invece, per il fantasista tedesco, recentemente naturalizzato serbo. L’attuale 24 dell’Udinese è un diamante grezzo che se trattato con cura può potenzialmente arrivare ad occupare i primi posti nell’élite del calcio europeo. Rispetto a Frattesi possiede senza dubbio maggiori qualità tecniche, affinate nel corso degli anni con Herta Berlino e Lipsia, che gli permettono di alternare dribbling nello stretto, controllo palla orientato e passaggi smarcanti di alta levatura, ma anche meno abnegazione difensiva e meno propensione al ripiegamento. Lazar Samardzic è un trequartista puro, da schierare dietro le punte per innescarle, o come mezz’ala offensiva di un 3-5-2 come sarebbe nel caso dovesse approdare all’Inter.
Per costi e tempistiche l’acquisto di uno potrebbe non pregiudicare l’acquisto dell’altro, e nel momento in cui dovesse concretizzarsi il doppio colpo ad entrambe spetterebbe un ruolo diverso: Koopmeiners, classe’98, centrocampista già formato, potrebbe da subito insidiare la titolarità di qualcuno, mentre Samardzic, classe 2002, ancora acerbo in qualche aspetto, rappresenterebbe una valida alternativa da sfruttare certamente di più rispetto a quanto fatto con Asllani
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Inter, Frattesi in stand-by: le alternative sul taccuino di Marotta
04 lug 2023 14:07Calcio
di Alessandro Falzano
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TMWRADIO Redazione