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Improta: "Juve Stabia? Non si era partiti pensando alla promozione. Pagliuca e Lovisa? Sono stati i condottieri"
09 apr 2024 18:22Calcio
© foto di Carlo Giacomazza/CGP Photo Agency

Giovanni Improta, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi.

Che idea si è fatto sulla promozione della Juve Stabia?
"Una promozione inaspettata. La Juve Stabia non parte per vincere questo girone ma parte per permanere in maniera brillante in categoria. All’inizio si doveva far quadrare i conti. Non si poteva pensare di fare un campionato del genere. Credo che la Juve Stabia abbia tracciato un solco su cosa serve fare nel calcio: saper fare le cose. Deve rimanere nella mente di chi spende tanti soldi senza ottenere nulla".

Il segreto è partire spensierati?
"Bisogna sempre iniziare il percorso a fare spenti e, magari con le competenze specifiche, capire dove si può arrivare. Si può anche intervenire poi, senza fare spese folli. Questo esempio, comunque, lo hanno seguito in molte. Il progetto di questa promozione parte dalla serenità".

È stato importante rinnovare Pagliuca e Lovisa?
"Anche questo è un segreto. La società si è mossa in tempo e ha dato tranquillità, qualora ci fosse stato bisogno. I due condottieri sono stati loro. Castellammare è un’oasi per fare calcio. Il presidente Langella, poi, che è un mio carissimo amico, è un mio prodotto. Fui io a presentarlo alla vecchia società".

Per il Catanzaro si può fare lo stesso discorso?
"Anche Catanzaro è una mia creatura. Mi vanto di queste cose perché penso di avergli dato tutto quello che potevo dare. Lì sono stato 20 anni. Vi posso assicurare che lì anche se sei in C ti senti in Serie A. Ci sono similitudini tra le due società anche se il Catanzaro ha fatto investimenti più importanti".

Che allenatore prenderà il Napoli?
"Io ho puntato su Sarri, sono sincero. Neanche a farlo apposta oggi ho letto qualcosa che riguarda lui. Si parla molto di Conte e di Italiano. Sarà De Laurentiis a scegliere e mi auguro che quest’anno lo faccia bene. Non deve fare come quest’anno che pensava di poter far tutto. Spero gli sia da lezione per riprendere l’ottimo cammino fatto fino a oggi".

Giuseppe Vignola