Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore, ha parlato dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà.
Un pensiero su Ernesto Alicicco:
"Una bella persona, molto simpatica, sempre col sorriso, molto dinamico. Era sempre in giacca e cravatta, anche sotto il freddo. Ha fatto parte della mia vita e mi dispiace. Sono quei punti di riferimento essenziali nella Roma, che fanno parte di un mondo che non esiste più".
Udinese in testa alla Serie A:
"Non credo ci siano similitudini col Bologna, che aveva più qualità. Però Thauvin, Lucca, stanno facendo strada. Bravo il nuovo tecnico poi, che ha esperienza ed un'ottima intuizione. L'Udinese ha conquistato più punti rispetto alle prestazioni, perché col Como non avrebbe dovuto vincere, poi avrebbe meritato di perdere col Bologna, con la Lazio non ha dominato e ieri l'ha ribaltata dopo essere andata sotto 2-0, sfruttando la superiorità numerica. Per ora non mi fido di questa Udinese, vedo più casualità i nquesto primato, ma vediamo".
Guardiola ha detto che l'Inter è ancora più forte di quella che ha perso in finale di Champions 2 anni fa:
"Se lo dice Guardiola...Se ha visto l'Inter di Monza boh, ma se ha visto l'Inter che ha battuto nettamente l'Atalanta sì. Ha un'autostima diversa, una consapevolezza diversa questa, è più forte di quella di due stagioni fa. E' uscita contro l'Atletico non meritando di farlo, è una squadra forte se ha tutti gli effettivi in forma. Può recitare un ruolo di protagonista in Europa. L'Inter deve temere se stessa, la pancia piena, l'età alta in alcuni reparti. Se si rimette in modo si dimostrerà di essere ancora il fiore all'occhiello del movimento calcistico italiano".
Lautaro ancora a secco:
"E' un po' scarico, deve ritrovare un po' di voglia e poi con un gol riprende il filo del discorso".
Su quale giocatore vede di più l'effetto Conte?
"Anguissa e Lobotka sembrano rinati, Kvaratskhelia è straordinario e quindi credo che abbia inciso più su di lui. L'effetto Conte si vede, ha ora 9 punti ma è una squadra che ancora è un po' corta dietro. Ora la sfida alla Juve e non vorrei essere nei panni della Juventus di Motta, perché arriva dove non è stato voluto di nuovo".
Lazio, altra vittoria contro il Verona. Come la vede?
"Devo riconoscere a Lotito che ha indovinato di nuovo. Serviva cambiare e lo ha fatto con Baroni. E' una squadra che attacca, davvero folle. Serviva una sterzata di squilibrio, è una squadra che diverte. Manca equilibrio ma c'è tanta voglia di stupire. Ho visto giocatori con strappo impressionati e giocatori forti come Tavares. Si stanno divertendo".