A parlare dei temi del giorno a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.
Inter, ancora una precisazione di Acerbi sul caso che riguarda Juan Jesus:
"Confermo che è una vicenda tristissima. Ci sarà questo incontro, credo che la sentenza arriverà entro 20 giorni".
Juve, Scanavino conferma Allegri:
"E' la notizia del giorno. Se non raggiunge la Champions? Le parole sono chiare, deve raggiungere questo e la finale di Coppa Italia. Credo però che la cosa importante è la seconda. Ha un buon margine ma deve fare attenzione ora. Non è una conferma per me comunque, non ha detto nulla di nuovo. Parla del presente ma non dice nulla sul futuro, sul prossimo anno".
Fiorentina, tanti per l'ultimo saluto a Barone:
"Una partecipazione sentita e commossa davvero. Tanti messaggi sinceri per la sua morte, per un uomo che è stato apprezzato anche nonostante le divisioni che ha saputo creare. Ha dato tutto se stesso per questo mestiere e su questo tutti sono d'accordo. A Firenze hanno capito che ha dato tutto se stesso per la Fiorentina, la passione. Gli è stato riconosciuto ed è giusto che sia così".
Le parole di Totti su Dybala hanno alzato un polverone:
"Dybala non si muove, è il giocatore più forte della Roma. Totti è stato frainteso. Era un modo di dire che gioca poco, ha parecchi contrattempi fisici che lo condizionano. Ma mica ha detto che è un problema per la Roma o che deve andare via".
Un pensiero sul caso Acerbi: se sarà confermata la squalifica, sarebbe giusto o no portarlo all'Europeo?
"Sono sempre per la riabilitazione. Tutti commettiamo degli errori, fa parte della vita. Parliamo di presunto caso di razzismo, ma se dovesse esserci una condanna credo che Spalletti non faccia sconti".
Barone anche un colpo duro alla società viola, per quello che rappresentava:
"E' un vuoto clamoroso dal punto di vista di gestione, è stata colpita al cuore la Fiorentina così. E non è facile. Non vorrei che dopo questo Commisso possa pensare al senso di questa avventura. Barone aveva una sorta di procura generale. Ora a chi dare questa fiducia? Difficile trovare un elemento che sappia sostituire Barone. Ora chi governerà la baracca? Non mi sorprenderei se Commisso, non ora ma più avanti, ci pensi ad un addio".