A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, ex calciatore e giornalista.
Un pensiero iniziale per chi?
"A Mkhitaryan, giocatore straordinario che sta riscoprendo una seconda giovinezza. Straordinario nella vittoria di Monza. E poi alla Roma, che si ritrova là dopo l'ennesima prova così e così e manifesta problemi negli scontri diretti".
Roma al nono posto e momento davvero delicato:
"Una serie di cose hanno portato qusto andamento. Le altre non è che volino, ma le responsabilità soni di tutti. A partire anche dall'alto. Ci sono le responsabilità di tecnico e giocatori. Ora sarà difficile fare nove punti nelle prossime tre partite, non è così scontato. Ci sarà il Verona ma mancheranno Mancini e Cristante, che reggono finora la baracca. Saranno partite da dentro o fuori che nessuno si immaginava. Ora si devono prendere le loro responsabilità e uscire da questo momento. Ieri ha pagato l'approccio nel secondo tempo, ho visto errori clamorosi a questo livello, ha preso gol non da squadra forte, ma c'è spazio ancora per sperare".
Oggi l'ambiente Roma è ancora tutto con Mourinho?
"E' inevitabile che si sia aperta una frattura. Chi vede la Roma così malmessa in classifica, i dubbi arrivano. Che siano tutti contro di lui però aspetterei a dirlo. Rispetto Mou, ha fatto i suoi errori ma mi farei due domande. Roma è sempre colpa del tecnico. Ci sono da capire tanti piccoli dettagli, come perché ieri ha parlato non la società ma Belotti, ma tante altre cose. Hai preso Mourinho e poi fai il giro e riparti dall'inizio, è questo che non comprendo. Non comprendo questo percorso da parte della società e sono curioso di capire come andrà a finire. I paletti del FFP ok, la voglia di rivoluzione, ma dove si riparte? Hai scelto l'uomo forte e poi ritorni al progetto? Voglio capire tante cose. Perché hai preso Mourinho allora se poi ritorni al progetto? Ora devi prendere uno dal nome forte, ma uno come Conte viene in questa situazione?".
Al di là delle problematiche, è chiaro che ora serve una risposta sul campo:
"Non ci sono dubbi. E' una crisi tecnica, sono pochi i punti per una squadra come la Roma, che può competere per il quarto posto. La lotta è serrata, c'è tempo per recuperare, ma fuori dalla Coppa Italia, ora devi ripartire con un trittico in cui devi massimizzare per recuperare. A livello psicologico non puoi sbagliare un colpo ora".
Lazio però che riviene su in classifica:
"E' una Lazio che fa un compromesso con quello che vorrebbe Sarri. La Lazio sta ottenendo il massimo ma con la forza del gruppo. Ha approcciato bene anche ieri contro un Lecce che ha dato filo da torcere. E' quello che si aspettava di vedere Sarri dalla Lazio mentalmente. Vedo i comportamenti dei giocatori in campo, vedo una Lazio che ha ritrovato gamba, che sta sul pezzo. E Guendouzi e Rovella si sono inseriti bene ora. Serviva del tempo e lo abbiamo visto. Credo che la Lazio possa avere clamorosamente margini di miglioramento".
E' un Milan che deve guardare solo il terzo posto?
"Se recupera i giocatori perché no? Ha tanti difensori fuori ora. Non mi ha entusiasmato il Milan, lascia tanto all'avversario ma è ricca di talento. 42 punti sono una bella cifra, Inter e Juve hanno qualcosa in più ma se recupera 4-5 giocatori e fa qualcosa sul mercato, e Leao si accende con continuità...".
Juve, giusto non toccare la squadra ora andando sul mercato?
"Il Sassuolo è una trappola, è una squadra mattacchiona. La Juve poi ti dà stimoli differenti, di sicuro, potrebbero esaltarsi. Ma la Juventus ha raggiunto un equilibrio importante. Stai lì, per me serve qualcosa sul mercato, numericamente parlando. Non so se le parole sono pretattica, ma per me saranno vigili fino alla fine. Numericamente devi riempire delle caselle se vuoi competere ad alti livelli fino a fine stagione. Se stai lì, perché non te la giochi?".