A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni ha parlato dei temi del campionato.
Un pensiero dedicato a chi?
"Ai gesti tecnici. Se ne sono visti tanti. Belli i gesti Lautaro, Zirkzee, Radonjic, ma anche Leao".
A che livello è questo Milan? Sceglie questa squadra o l'Inter?
"L'Inter è la più forte. Lautaro strepitoso, ma il Milan è il fenomeno nuovo. Credo che questa squadra sia più forte di quella che ha vinto lo scudetto due anni fa. L'Inter ha più forza e consapevolezza dopo la finale di Champions, ma aspettiamo ancora. L'Inter però un pizzico più avanti dei rossoneri. Sull'Inter è da sottolineare un nuovo De Vrij. E' tornato ad alti livelli".
Napoli, il ko è una ferita profonda?
"Non si vince d'inerzia. Il Napoli ha ereditato un lavoro straordinario di Spalletti che è irripetibile, ma se la Lazio avesse preso due gol nei primi 20' non ci sarebbe stato nulla di strano. Ha retto e poi è iniziata un'altra partita. Il Napoli è entrato in ansia e nella seconda parte è stato orribile nella gestione. Il VAR ha salvato il Napoli da un ko pesante, è stato in balìa di una Lazio che ha fatto molto bene. E' una sconfitta che può insegnare a Garcia e alla squadra di non ripetere certi errori. Troppo alti. Se giocherà sempre così rischierà grosso. La squadra campione d'Italia non si può consegnare così, c'è stata troppa confusione".
Un pensiero sulla Juventus?
"Senza picchi clamoroso un'ottima Juve, più vicina a quella di Udine che a quella vista in casa. Allegri dice bene, sarà un'impresa centrare la zona Champions. Ci sono tre squadre più forti della Juventus ora, Inter, Milan e Napoli".
Pogba è ancora un giocatore?
"Va gestito ma uno come lui anche al 30% è decisivo. Uno come lui anche così vale uno che sta al 100%".
A chi gioca il suo pallone?
"Sull'avvio straordinario di Lautaro. Al di là dei gol ha assunto un ruolo da leader. Gli ha giovato la partenza di giocatori come zeko e Lukaku ,sente l'Inter sua. E' un giocatore pronto, maturo, che vuole prendersi quello che il Mondiale gli ha tolto. Vuole riprendersi il ruolo di leader anche nell'Argentina".
Che succede alla Roma?
"La Roma ancora non si è vista. Ci sono giocatori che non hanno fatto la preparazione, gli esterni non sono affidabili. Mourinho è in un bivio. Il mercato forse non lo ha soddisfatto, sono arrivati acquisti che non hanno convinto come Ndika. E' una squadra molto scarica mentalmente. La Roma non è partita bene come risultati, ora calma e gesso, deve ripartire ma non può più sbagliare. Ha un filotto di partite abbordabili da sfruttare. Lukaku può essere un fattore trascinante. Bisogna attendere, non è una squadra che può competere per i primi quattro posto, però se si rimette in carreggiata, con grande abnegazione e umiltà può fare bene. Se pensa sulla carta di essere più forte di quello che è commette un grave errore. Non so se la spinta dell'allenatore si stia esaurendo".