A commentare l'ultimo turno di Serie A a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Il primo pensiero di giornata?
"Un abbraccio ideale a Di Francesco e al presiente Stirpe, un uomo che serve a questo movimento così litigioso per la sua pacatezza e compostezza dopo la retrocessione. E poi giù il cappello di fronte a questa Atalanta".
Nicola altra grande salvezza, stavolta ad Empoli:
"Incredibile. Poi ha questo stato di grazia. E' anche un'abilità questa. Lo individuano come mago delle salvezze ma spero che Corsi gli dia continuità".
Napoli-Conte, che messaggio sarebbe questo?
"Credo sia quasi un obbligo vista la stagione deludente. Credo che il vero flop sia proprio il Napoli, -37 punti rispetto allo scorso anno. La scelta di Conte è impegnativa, il tempo è un fattore per lui. Lui allena per vincere e non per piazzarsi. Devi fare mercato con lui, direttamente proporzionale alle sue aspettative. E' vero che è senza coppe, ma con uno ambizioso può arrivare in alto. Era obbligato ADL a prendere uno forte".
Quanti interventi deve fare il Napoli sul mercato?
"Devi riempire alcuni buchi importanti come quelli lasciati da Zielinski, Osimhen, Di Lorenzo. Almeno 4 importanti. Se prendi Conte deve essere così".
Deve fare più mercato il Napoli o la Juventus?
"Il Napoli, perché non sappiamo quanti malumori veri ci siano. La Juventus invece la narrazione dice altro, si è detto addio ad Allegri e ora si aspetta Thiago Motta. Si parla di un addio di Chiesa, ma vedremo".
Top e flop del campionato?
"Il top il Verona, perché a gennaio è stata smantellata la squadra e mi è piaciuto Baroni che ha accettato questa rivoluzione e con il lavoro ha salvato la squadra. Lavoro straordinario. E poi flop il Sassuolo, che ha sbagliato tutto".
Atalanta, Gasperini rimane. Ma ora che campionato si aspetta?
"Credo che se ha rinnovato è per lottare per il titolo, quindi vorrà che i migliori rimangano. C'è da aggiungere a questo giro. Si è vinta la coppa, si volta pagina ora. Sarà molto difficile vincere, ma non è più bottega da plusvalenza. Se compra tre giocatori forti, già fatti, può lottare".
Che voto alla stagione della Roma?
"5,5, anche se non ha fatto male in Europa e poi c'è stato l'ingresso positivo di De Rossi. Quando conta però questa squadra sparisce fisicamente. Sono 4 anni che c'è la tabellina del 63. Poi si può parlare di tutto, ma sono questi i numeri".