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Impallomeni: "Napoli e Juve, motivazioni diverse rispetto all'Inter. Lazio, c'è voglia di vincere"
30 set 2024 15:30Calcio

Il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni ha parlato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio.

A chi dedica il primo pensiero di giornata?
"Tanta incertezza davanti ma un elogio a Motta e alla Juventus. Il Genoa è in una situazione critica, ma nel secondo tempo ha stappato la situazione. Sa dove vuole arrivare e il fattore 0 gol subiti è un dato molto importante".

Napoli capolista:
"Conte lo conosciamo, ha intercettato la depressione, le difficoltà, ha influito molto sul mercato e prima degli ultimi colpi eravamto preoccupati. Invece è arrivata gente solida. Occhio però a Kvarastkhelia, che è la seconda volta che esce in quel modo e ci ricordiamo cosa fece Conte con Lautaro. Lo fa apposta per stimolarlo. Conte è un fattore, è il vero fuoriclasse, ha rimesso la spina a una squadra buona. Motta e la Juventus ci sono, occhio all'Inter ma le motivazioni di Juve e Napoli sono diverse, attenzione. Se Motta fa Motta, che fa più l'allenatore che il pensatore, può arrivare fino in fondo. A Genova comincia col 4-3-3 ma poi va col 4-2-3-1, vuol dire che se fa l'allenatore sono guai seri per gli altri. Sei partite senza subire gol non è mai avvenuto nell'era dei 3 punti ed è un dato clamoroso. L'Inter con un derby perso e non solo è lì e il Milan è la variabile impazzita".

Lazio, vittoria contro il Torino: che ne pensa?
"E' la conferma che può essere la sorpresa, c'è disponibilità, voglia, un allenatore che sa far giocare a calcio. Il segreto sono le due punte mobili, in mezzo al campo è un'altra cosa poi. C'è voglia di vincere. Tavares non è una sorpresa, e siamo solo al 35%".

Roma brutta, che rischia ma vince col Venezia:
"La cambia la disperazione la partita, visto che era sotto. Il Venezia aveva centrato la partita e la strategia, poi l'esperienza e la qualità sono emerse. Ho visto una Roma tra le più brutte delle ultime stagioni, mi conferma che faccio fatica a capire questa squadra. Molto peggio che con l'Empoli, che è costata a De Rossi poi l'esonero. Ho visto una squadra in difficoltà, mi sembra che ci sia una crisi di rigetto. E' una squadra che sa che deve spingere tanto e media su questo, così si conserva ed escono partite così brutte. E' come se questa squadra abbassi improvvisamente tutti gli standard alti che ha. Ieri sembrava il Cagliari, una squadra in crisi ma in realtà non lo è".

Il vero problema della Roma è Juric, parlando del modulo?
"Giocare in queste condizioni è insostenibile. I tifosi non lo vogliono più, lo stadio lo fischia a prescindere. Non so quanto possa sistemarsi la situazione. Dal lato tecnico, è un giocatore di ottimo livello, lo dicono i numeri, però la gente non lo riconoscono come capitano e giocatore forte. Mi chiedo: Fonseca lo ha fatto giocare, Mourinho ne voleva 3, in Nazionale ci va, Juric e De Rossi lo vedono titolare, sono tutti matti? Mi fa ridere che tutte le colpe siano le sue. Deve darsi una mossa lui, anche questo è vero, ma è tutta la squadra a doversi muovere".

Daniele Petroselli