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Impallomeni: "Lazio, non credo all'addio di Immobile. Juve, tieni Vlahovic. Fiorentina, Italiano deve cambiare"
19 lug 2023 15:14Calcio

Ospite di TMW Radio, durante "Calciomercato e Ritiri", è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.

E' sempre più il mercato degli attaccanti, da Morata a Hojlund, fino ad Immobile:
"Se Lotito dice che non vende Immobile...lui fuori dalla Lazio, in questo momento, sarebbe un grande colpo per la Lazio. Io non ci credo. Bisogna far riferimento alle parole del presidente. Per il resto mercato incerto. Per me c'è ancora la Roma dietro a Morata, oltre all'Inter. E chissà che Hojlund non vada al Manchester United. Abbiamo sentito anche la Juventus, si parla di offerte irrinunciabili ma io mi terrei Vlahovic".

C'è anche Osimhen in bilico:
"Per me il procuratore e lui si aspettano una richiesta importante. ADL ha sparato alto, ma chi ti da oggi 200 mln? Per me se arrivasse l'offerta importante ci penserebbe. Mi sembra uno dei più forti in circolazione, uno in rampa di lancio".

Chi si è rinforzato finora?
"Il Milan, che ha fatto almeno 2-3 colpi interessanti. C'è una visione e unità d'intenti. Per me il regista è Pioli. La Roma ha fatto più di tutti, non ha ceduto nessuno dei titolari e ha preso tre giocatori. La Juventus ha perso qualche elemento ma marginale. Ha comunque una rosa molto competitiva. In questo panorama nazionale di questo tipo è arrivata terza con tante difficoltà".

Vlahovic lo terrebbe quindi:
"Per me sì. Ha avuto dei problemi fisici e anche dovuti al gioco, ma ha determinazione. Si deve dare una mossa anche lui ed eliminare l'eccessiva carica adrenalinica che si porta dietro. Ha un'energia impressionante, troppa, se riesce a domarla è da almeno 20 gol a stagione".

Cosa l'ha colpita di più delle parole di Giuntoli?
"Non poteva dire tutti ma sono d'accordo che la Juventus così è già competitiva. C'è molto di lui e poche bugie. Pensa davvero quanto detto su Allegri. Ma il tecnico sa benissimo che rischia più di quanto rischi Giuntoli. Non sottovaluterei l'orgoglio di questo allenatore che ha vinto tanto. E' vero, nella vita ci sono dei cicli, ma ci andrei piano con le sentenze".

Fiorentina, come può migliorare Italiano?
"Io dopo le delusioni nelle coppe l'ho sempre sostenuto. La Fiorentina ha fatto un'ottima seconda parte di stagione, ha sbalordito e il suo lavoro è riconoscibile ma non basta. Firenze è una piazza difficile che ti stimola. Italiano dovrebbe inventarsi qualcosa di diverso, per sorprendere gli avversari. Ho rivisto a sprazzi una Fiorentina intensa. Mi aspetto qualcosa di diverso a livello tattico. Deve crescere anche lui".

Un mese al campionato: chi tra i giovani si consacrerà?
"Fagioli, Ricci e Bove sono cresciuti, il primo è leggermente più avanti. Bove ha acquisito la funzione del ruolo di centrocampista, grazie a Mourinho. Ricci è molto bravo e potrebbe crescere molto in un club importante. E' già pronto? Sì, è un ragazzo serio, con la testa giusta. Sono curioso di vederlo in un grande club".

Quali gli arrivi più intriganti?
"Thuram. Aouar ha avuto due anni difficili, si sta allenando bene ora, ha testa, ha la faccia giusta per la Roma. Ma Thuram ha caratteristiche diverse, un altro ruolo e può essere molto importante. Il tifoso dell'Inter ha perso Dzeko e Lukaku, ma Thuram per me rappresenta una forza nuova che all'Inter manca".

Anche Pioli dovrà reinventare il suo gioco?
"Non sarà semplice rifondarsi, ma neanche difficile. E' un grande professionista, ha vinto col Milan. E' un anno zero per il Milan".

TMWRADIO Redazione