A parlare del turno di Serie A a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.
Un pensiero in apertura per chi?
"Mi hanno colpito la coreografia di San Siro per celebrare la seconda stella dell'Inter, l'assist di Scamacca alla Totti contro il Lecce. E poi la differenza tra Lazio e Roma quest'anno, che sta negli attaccanti. Da una parte la giocata improponibile di Castellanos contro l'Inter che poteva valere il 2-0, mentre dall'altra parte Lukaku decide la partita contro il Genoa".
Come si mette la questione salvezza ora?
"Adesso Empoli-Roma è un'altra partita, l'Udinese è in una morsa, poi vedremo il Verona stasera. De Rossi potrebbe essere arbitro della questione retrocessione. Io m iaspetto però un Empoli vittorioso, quindi anche l'Udinese deve vincere".
Sassuolo che retrocede dopo 11 anni:
"L'infortunio di Berardi ha cambiato la stagione".
Roma, De Rossi ha detto che vale la squadra più del sesto posto:
"Non sono tanto d'accordo, ma se dice così ci sarà un motivo. Per me ha fatto il massimo, con Lukaku ha fatto quello che ha fatto nelle ultime stagioni. Questa rosa va migliorata e allargata, come ha detto De Rossi. Servono giocatori che hanno corsa e fame. Il reparto cruciale è il centrocampo, deve rinforzarsi lì. Valiamo più del sesto posto non si può dire, perché sono 4 anni che arriva lì".
Fiducioso nel lavoro di Tudor alla Lazio?
"Sembra che a Tudor interessi poco dell'oggi ma del domani. Nella lettura delle partite lascia ancora a desiderare, ma credo che comunque abbia dato Tudor una prima impronta. Esci con tanti rimpianti però, perché potevi centrare il sesto posto. Ha buttato al vento dei punti".
Sulla Roma ha fiducia?
"Sono curioso di vedere la Roma il prossimo anno. De Rossi ha una voglia incredibile e mi aspetto una crescita veloce sull'impianto di gioco. Certo è che per il suo tipo di gioco devi cambiarne 7-8. Negli ultimi due mesi ha faticato, voglio capire che Roma sarà. Mi aspetto una Roma con coraggio, con voglia".
De Zerbi dice addio al Brighton: ora dove andrà?
"Io direi all'estero. Credo che la sua carriera ormai sia molto apprezzata fuori e continuerà lì. In Italia non gli piace proprio il sistema italiano. E' un ragazzo straordinariamente particolare e va rispettato, fa bene a rimanere all'estero".