A TMW Radio, durante Maracanà, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Il primo pensiero di giornata?
"Dopo 12 giornate il distacco tra prima e sesta è di pochi punti. Solo 4 volte siamo arrivati a 5 punti tra prima e sesta. E l'hanno spuntata due volte la Juve, poi l'Inter e la Lazio...".
Questo Kean poteva tornare utile alla Juve:
"Ha fatto una scelta, gli hanno voluto subito bene, ha risposto da ragazzo maturo, ha una determinazione straordinaria e grandi qualità tecniche. Il secondo gol è da fuoriclasse vero. E' un giocatore molto forte".
Chi esce meglio da questo turno? E da Inter-Napoli?
"Cinque punti negli scontri diretti, benino per il Napoli. Ma esce meglio da questo turno la Lazio. Hanno zero pressioni, giocano un gran calcio e ogni volta per vincere. Attenzione. Su Inter-Napoli nessuna ha fatto vedere un granchè. Non condivido le parole di Conte nel post-gara, il regolamento è chiaro, ha fatto un commento che va fatto più in alto, all'IFAB. L'Inter ha fatto qualcosina in più, partita molto tattica comunque. Il Napoli è tosto, molto competitivo, è una squadra che può lottare per rimanere lì. Ha le possibilità di vincere il titolo al 40%. L'Inter è più forte ma deve darsi una svegliata. Quella fame la vedo solo nella Lazio ora".
Roma, come ripartire dopo l'esonero di Juric?
"E' un gruppo sano, tutti colpevoli però dove si è visto che è stato esonerato De Rossi ed è arrivato Juric che non ha avuto il tatto di gestire un dialogo. E poi anche una comunicazione ruvida, diretta, che a volte è devastante. Se non hai una società alle spalle dopo Firenze si doveva chiudere. La squadra è colpevole ma è stata scossa dal punto di vista tattico solo con l'Udinese, poi si è sgonfiata perchè un certo calcio come vuole Juric non può farlo. Nell'ultima giornata poi è uscito di nuovo il caso Dybala. E mi chiedo: cosa è successo in Belgio allora? Perchè non è stato convocato? Gli vuole far pagare qualcosa Juric per quanto accaduto in Belgio? Quella non era una partita da Pisilli e Soulè, fa scelte che lo autocondannano Juric".
Chi dovrebbe guidare la Roma ora? Rischia davvero la retrocessione?
"E' una situazione talmente particolare, Roma la conosciamo, serve qualcuno cosa significa salvare una squadra e ne sa di queste situazioni, come Ranieri. Per il resto non so cosa pensino gli americani. Possono anticipare il nuovo corso e magari Allegri o Mancini. Entrambi sono bravi, c'è da gestire e non da inventarsi qualcosa, serve uscire dalle secche e piano piano ricostruire una identità, quando uscirai dalle secche. La Roma è in zona retrocessione ormai".
Come giudica finora il lavoro di Conte?
"Sta facendo un buon lavoro, ma non è straordinario. Perché l'Inter lo scorso anno era a 31 punti e la Juve di Allegri 29 a questo punto. E' un campionato anomalo, vedremo più avanti. Il Napoli ha 26 punti, sicuramente è squadra ma non si può dire che può vincere il titolo".
Juve, segnali ulteriori di crescita dopo il derby?
"Ho visto una Juve che ha assimilato il lavoro di Motta, che ritengo bravissimo. Con quello che ha a disposizione è sempre molto lucido e coraggioso. Non ha ancora perso, esprime dati molto interessanti. La squadra può lottare fino in fondo, a patto che esca qualcosa di più dal punto di vista individuale. Sta facendo un grande lavoro la Juve, che è salda grazie al lavoro del tecnico. E' una rosa che non è competitiva per vincere subito, ma è un campionato molto equilibrato quindi chissà. Non ho parole per il Torino, che come la Roma è invischiata nella lotta lì dietro".