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Impallomeni: "Juve, se perde con la Fiorentina qualcosa succederà. Con chi ce l'aveva Szczęsny?"
01 apr 2024 15:31Calcio

A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.

Per la Juve in 9 partite una sola vittoria. Davanti non segna più nessuno:
"Sì ma io mi concentrerei sul presente. La Juve deve dare delle risposte significative e non sarà facile. Rischia? Nel calcio ne abbiamo viste tante, propenderei per il no ma se sbaglierà la partita in casa contro la Fiorentina dentro la società ci si dovrà interrogare sul fatto se Allegri è seguito ancora dal gruppo. E lo spettro di Montero si fa più consistente. Le parole del portiere sono emblematiche, la situazione è drammatica".

Colpe maggiori dei giocatori, non altezza?
"Ma qual è la Juve, quella delle prime 21 partite o quella attuale. Questa faticherebbe ad arrivare settima. Sembra non avere più energie. Per me non lo seguono più ad Allegri, come se ci fosse un rigetto. Vedi giocatori in difficoltà, svuotati.  Anche avesse pareggiato con la Lazio, sarebbe stato un successo? No. La Juve ha sporcato un avvio splendido. Ora assistiamo a qualcosa di sovrannaturale in senso negativo. Ha perso al 93' una partita da polli. E poi il portiere con chi ce l'ha nel post-gara? Giuntoli poverino deve far muro sul tecnico, ma qui muri non ce ne sono più. Se si perde con Lazio e Fiorentina che si fa? Si sdogana Montero?".

Tudor che riesce subito a trasformare la Lazio:
"Ho visto il tentativo di fare più pressioni e recuperare palla alti. E verticalizzare. Manca ancora parecchio, siamo solo agli inizi. Palleggiano ancora troppo, ci vorrà del tempo. Mi ha sorpreso nelle scelte iniziali, ha rischiato molto ma era una strategia. Alla fine con tutti stanchi ha messo i migliori e ha vinto. Ha avuto ragione".

Cosa aggiungere sulla Juve?
"Sono crisi tecniche che capitano, non è che giocano contro l'allenatore, lo specifico bene". 

Il direttore De Paola ha detto che Allegri distrugge i giovani:
"Ha fatto comunque un ottimo lavoro prima con i giovani. Credo che sia ora in una crisi ideologica. Deve convincere se stesso e i calciatori, poi viene tutto il resto. E' come se fosse su un altro piano ed è convinto dei suoi princìpi. Ma non è così, oggi è diverso. Ad agosto ero sicuro che la Juve potesse lottare per il quarto posto, ma se poi fai quel tragitto e poi ora vai così sottotono alla fine non ci siamo. Non lo vedo come un allenatore da giovani, che dedica tempo ai ragazzi, ma lo vedo come un tecnico-gestore".

Daniele Petroselli