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Impallomeni: "Juve, la sfida con la Fiorentina dirà se la crisi è finita. La Lazio non crea più davanti"
03 apr 2024 15:20Calcio

A commentare le notizie del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.

Juve-Lazio, bianconeri che tornano al successo:
"Si può dare di più, si può fare meglio. E' una vittoria che non sarà scaccia-crisi, ma vedremo. Chiesa e Vlahovic sono stati trascinatori, la Lazio ci ha messo del suo, è una vittoria però importante. La Juve può fare molto di più, magari non vincere lo Scudetto ma lottare in maniera diversa, da protagonista. Ieri nel secondo tempo si è rivista una Juve della prima parte di stagione, vogliosa, caratteriale. E poi sono d'accordo che la rosa della Juve è perfettibile ma di livello. Molto nervosismo ieri nel primo tempo, poi si è sciolta nella ripresa. Alla Lazio servirà un'impresa al ritorno, la Juve ha messo una seria ipoteca per la finale".

La Juve del futuro deve ripartire da Chiesa e Vlahovic?
"Hanno dimostrato di essere caratteriali, molto forti, sono da Juve. Su Chiesa ci siamo interrogati anche sul fatto che deve alzare i suoi numeri. Mi hanno sorpreso le sue parole, è stato molto lucido ed emerge uno scambio di vedute diverso da Allegri. Non è contro di lui, ma vorrebbe giocare in una maniera diversa e non lo nasconde".

Crisi finita?
"Vediamo come va con la Fiorentina, credo che non siano ancora certi di essere usciti dalla crisi ma la partita di domenica dirà molto. I punti però sono pochi rispetto al suo valore. E' una rosa con cui si può fare meglio".

Tudor ha detto che la Lazio ce la può ancora fare. Ma cosa non ha funzionato?
"Non so se ha preso coscienza di una realtà che pensava fosse diversa. Questa squadra non ha più ragione di esistere nella sua forza, ossia l'attacco. La Lazio non crea più. Anche quando ha battuto la Juve, ha avuto un paio di tiri ma è stata poca cosa. Ti serve la creatività, lo strappo. La Lazio è quella. Bene il primo tempo, ma contro una squadra fischiata devi approfittarne e fare qualcosa in più. Poi volevano fare qualcosa di più ma dopo l'errore e il gol sono crollati. 77 gol al primo anno di Sarri, 60 lo scorso anno, oggi siamo a 37. Si è visto qualcosa di diverso, ma non sviluppa più la fase offensiva che era la forza della squadra. Se gioca il derby sul piano dell'aggressione patirà terribilmente, se avrà una tattica utilitaristica allora può immaginare di farla franca".

Ora Fiorentina-Atalanta:
"Manca un trofeo alla squadra di Gasperini e credo che se la giocherà con grande determinazione. La Fiorentina vorrà mettere le cose in discesa, ma l'Atalanta dopo la sosta sembra quella tornata meglio con la testa. La Fiorentina non mi è dispiaciuta contro un Milan straripante davanti, ha avuto le sue occasioni. Vedremo, perché sono due squadre che sanno giocare a calcio".

Zirkzee e Gudmundsson, quale il miglior affare?
"Sono due talenti, ma sembra che Zirkzee è già più pronto. Chi lo prende fa un affare. Se va all'Inter Gudmundsson fa bene, ma va sostenuto". 

Dove lo vedrebbe meglio Zirkzee?
"Al Milan con Pioli, con quel tipo di calcio. E' una squadra che concede ma se sta in forma ti fa tanti gol".

Se Motta va alla Juve, cederebbe Vlahovic per arrivare a Zirkzee?
"Io terrei entrambi, se vuoi insidiare l'Inter. Potrebbero giocare anche insieme perché Zirkzee è intelligente. Altrimenti viste le esigenze rinforzerei il centrocampo tenendo Vlahovic. Ti servono elementi dall'alto rendimento e qualità. Servono almeno due titolari. Se metti a posto il centrocampo, la Juve può tornare a competere per lo Scudetto".

Daniele Petroselli