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Impallomeni: "Juve, gran lavoro di Motta. Roma una valle di lacrime, società responsabile unico"
28 ott 2024 15:36Calcio

A Maracanà, durante il pomeriggio di TMW Radio, ha parlato degli argomenti del giorno il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.

A chi va il primo pensiero di giornata?
"Scelgo la perseveranza e la costanza di un lavoro molto duro di Conte. Arrivano vittorie sofferte, ma sono sempre 3 punti che possono portare a un campionato di primo piano. Soffre, non entusiasma ma vince".

Chi è uscito meglio dal derby d'Italia?
"Di solito chi rischiava di perderla. Ci sono state tante partite in una partita. Ci siamo divertiti, abbiamo visto grande spettacolo ed errori. Motta mi ha sorpreso con Danilo al posto di Gatti, anche Inzaghi con Thuram e Dimarco dico che non devono mai uscire dal campo. Avrebbe dovuto dare un'occhiata lì a destra dopo che è entrato Yildiz. E' una Juve che non perde, che può soltanto aggiungere altro ancora. La Juve è inferiore all'Inter ma dobbiamo scoprire tanti giocatori presi in estate. Qui si vede per ora il lavoro di Motta, che è straordinario. Poi si può discutere Motta, ha sbagliato, ha esagerato, per me no. E' un grande allenatore. Per me ha sbagliato solo Danilo-Gatti, per il momento del primo".

Come ha visto Conceicao?
"Grande personalità e carattere, ha fame, poi va sempre forte. Ieri aveva Dimarco e Bastoni, ha fatto una partita strepitosa. Yildiz lo dico che è bravo, deresponsabilizzato gioca più libero e a squadra stanche è stato determinante".

Roma, giusto continuare con Juric?
"A me sembra di capire che il discorso parta da lontano. E' un disastro annunciato, il 5-1 è l'emersione di un cumulo di errori. E' una valle di lacrime la Roma, dalla società al campo. Un allenatore che vede partite che noi vediamo, ma non è colpa di Juric. E' colpevole di essersi messo dentro una situazione del genere, è un personaggio fuori contesto. E' un allenatore inadeguato, ma è il culmine di una serie di errori dopo l'addio a Mourinho. E' una squadra senza capo nè coda, è un casino che parte da lontano, una storia di un disastro annunciato che ha un unico responsabile: il disorientamento creato dalla società".

Cosa aggiunge su questo?
"Facciamo però i complimenti alla Fiorentina, che è un'altra squadra. Ha meritato di vincere".

Daniele Petroselli