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Impallomeni: "Juve, fossi in Giuntoli sarei preoccupato. Milan, vedrei bene Lukaku"
17 mag 2024 15:22Calcio

Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore, ha parlato dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà.

Che succederà ad Allegri ora?
"Tutto quello che è successo lo capivo se fosse stato solo quello in campo, poi ha esagerato. Per quanto riguarda il sentimento, emergono due fatti. La squadra sta con l'allenatore, ed è importante. Anche i più scontenti della stagione sono dalla sua parte ed è il fatto che resta. La società ne deve prendere atto e Giuntoli è giusto che poi decida di testa sua, deve ricostruire e ha piena autonomia. Nella Juve manca gente di calcio. Giuntoli è un grandissimo dirigente ma avrà da fare un lavoro molto duro. Sarei preoccupato se fossi in lui".

Milan, Garcia ora in pole:
"Persona straordinaria, ha stile, ma deve diventare più cattivo agonisticamente. Vedremo cosa vuole fare il Milan. La squadra è forte, bisogna puntellare qualcosa. Lui sa dare un'identità e non sarà facile prendere una squadra arrivata seconda migliorare".

Inter-Lautaro, rinnovo ancora in corso:
"Per al 99% rinnova, ma mi tengo un piccolissimo dubbio. Era stato annunciato a dicembre e ancora non si vede...".

ADL ha parlato di ricostruzione totale al Napoli:
"Si riparte. Ci vorrà pazienza, servirà scegliere meglio e non fare errori. Conte è una soluzione importante, altrimenti mi piace molto Gasperini".

Un bilancio di Lukaku alla Roma? E dove lo vedrebbe bene il prossimo anno?
"Tutto dipende da quanto lo valuterà il Chelsea. Per me ha fatto una stagione eccezionale, è affidabile, mi aspettavo di più dal punto di vista realizzativo e poi ha avuto un calo fisico e difficoltà. Sarebbe una perdita grave per la Roma, ci stava bene lì davanti. Non so cosa deciderà la Roma e De Rossi ma ora dovranno trovare un sostituto. Lo vedrei bene al Milan, perché segna tanto nel Belgio perché ha gente rapida sulle fasce, cosa che ha il Milan".

Zirkzee non convocato per gli Europei:
"Visto quanto fatto lo avrei convocato. E' sbagliato non farlo".

Daniele Petroselli