A parlare di Italia e non solo a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.
Europeo col brivido:
"Serviva il risultato ed è arrivato. Un episodio controverso c'è stato, di sicuro, ma l'Italia ha meritato nel doppio confronto. Poi onore anche all'Ucraina che ha fatto la sua partita. Si è notato che andavano oltre, che era una missione per loro. Il gol non è arrivato, una buona Italia per 60 minuti poi scopri che se non fai gol rischi".
Ucraina-Italia: tutti erano scandalizzati per il rigore non dato agli ucraini:
"C'è un pass certificato, siamo passati anche grazie alla guida saggia di Spalletti che dimostra come si cambi nella vita. La sostituzione Darmian-Politano è emblematica. Dieci anni fa non avrebbe mai fatto una mossa del genere. Per me comunque il rigore c'era, non capisco perché non siano andati al VAR a valutarlo. Per molto meno si va a fare riunione, questo episodio meritava forse un'attenzione particolare. Per il resto tirare in ballo Gravina o Ceferin non ha senso, si strumentalizza inutilmente la cosa".
Chiesa come lo vede?
"Ha bisogno di uno schema, il 4-3-3 a sinistra è il ruolo suo. Nella Juventus è più sacrificato, ma certe corse sono cose che gli ha insegnato Allegri".
Chi le è piaciuto ieri e chi no?
"Il migliore in campo, oltre a Chiesa, Buongiorno. Spalletti sceglie guardando i comportamenti, questo è un ragazzo con la testa a posto e può essere uno che starà qui per molto tempo. E' uno vecchio stampo, ragiona con i sentimenti. Barella totale, come al primo anno di Inter. E poi mi è piaciuto l'allenatore dei portieri Savorani, che lo ha voluto Spalletti a tutti i costi. La parata di Donnarumma su Sudakov è tecnica, frutto di un lavoro quotidiano. I no sono Raspadori, non solo per il gol sbagliato ma anche per certe tempistiche e scelte quando l'Italiana dominava. Scamacca ha le attenuanti, visto il momento in cui è entrato. E poi Zaniolo, che parte sempre a mille e si spegne presto. Per me è anche un problema mentale".