A parlare dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.
Come commenta l'addio di Mourinho?
"Immagini abbastanza tristi quelle di Mourinho che lascia Trigoria. Aveva un sentimento vero per i romanisti e la Roma. Gli aveva riempito il cuore dopo anni di successi. Ci ha sorpresi questa notizia come quella del suo ingaggio nel 2021. C'è stato un licenziamento in tronco, in bocca al lupo a De Rossi e considero però Mourinho non bollito. Ha lasciato comunque il segno. La proprietà ha deciso di esprimersi così. Da oggi in poi sarà valutata anche la società. Sarà dura confrontarsi con un ambiente che non sarà più compatto come prima. Non si giocherà più in un clima ideale e i giocatori dovranno essere responsabilizzati. Il rischio che si diserti in parte lo stadio c'è, sarebbe paradossale perché si tifa la maglia e non le persone. La società ha mostrato personalità in questa decisione, si può discutere la modalità però. Si poteva magari decidere ieri l'esonero".
E come valuta la scelta di De Rossi?
"Non mi ricordo una squadra fischiata o contestata con Mourinho, quindi ora sta ai giocatori rispondere sul campo. Ma lo auspicavo questo. Mi aspettavo una mossa della società e i tifosi ora attendono di capire cosa sarà della Roma. Hai scelto uno dei tecnici più bravi della storia e ora torni al punto di partenza. Sono curioso di capire dove si va a parare. Sposto il focus sulla società, capire cosa sarà della Roma nei prossimi anni. De Rossi è come una wild card nel tennis. Se credi in lui allora cerchi di farlo di più. Perchè lo prendi? Per l'ambiente, come parafulmine?".
Dove ha sbagliato Mourinho?
"Ho la mia sensazione, che Friedkin lo avrebbe esonerato molto prima. Era un rapporto logoro. Non digeriva soprattutto i comportamenti contro la classe arbitrale, che non appartiene al modo di fare americano. Dopo Budapest è finita la storia. L'atto di generosità dopo quella serata non ha pagato. Ci si doveva lasciare dopo quella finale, poi le cose sono peggiorate. Soprattutto Pinto per me sapeva a giugno che sarebbe andato via, e come fai a lavorare così? L'allenatore è il primo che paga ma la Roma deve strutturarsi, deve scegliere un ds e rifare l'area scouting. Questo progetto deve cambiare del tutto, senza fanfare. Se scegli Mourinho pensi che possano arrivare grandi giocatori, ma non è stato così. Non capisco la scelta di Mourinho. E De Rossi chi lo ha scelto? Non abbiamo informazioni per capire".