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Impallomeni: "Chiesa potrebbe cambiare il volto della Roma. Lazio, mercato intelligente"
05 lug 2024 15:28Calcio

A parlare dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.

Un commento sul calendario della Serie A?
"Il calendario asimmetrico mi piace, mi piace anche che ci siano le ultime due giornate in contemporanea. Mi accorgo però che per alcune squadre le ultime 5-6 partite sono molto dure".

Atalanta, ufficiale Zaniolo:
"E' un realtà da tenere sott'occhio, potrebbe fare un ottimo campionato l'Atalanta. Ottima operazione quella con lui".

Chiesa, sembra ormai certo l'addio alla Juventus:
"Per la Roma lo vedo bene, ha caratteristiche che mancano. Non è un bomber, però è un giocatore che se ben motivato si ritaglia un ruolo specifico importante e può cambiare il volto di una squadra. E' quel giocatore che trascina il pubblico, serve uno come lui".

Koopmeiners vicino alla Juve:
"Per me è forte ma non ti cambia il volto di una squadra. Rabiot è diverso ma ha una rabbia diversa, ha uno strappo importante. Per me l'olandese non vale 60 mln".

Come vede ad oggi le big di Serie A?
"Inter davanti a tutti, poi il solito gruppetto dove ci possono essere delusioni e sorprese. Delle romane aspetterei la Roma. La Lazio si sta muovendo in maniera analitica e intelligente, con giocatori di forza e veloci, e c'è Baroni che vuole affermarsi. Mi intriga anche la Fiorentina. La Juve per forza dovrà dare delle risposte, visto quanto successo lo scorso anno, l'addio di Allegri e via dicendo".

Condivide la scelta di Calafiori di andare all'Arsenal?
"L'affare lo ha fatto più il Bologna. 4 mln netti all'anno sono buoni, doveva sfruttare il momento e forse poteva prenderne di più. Comunque l'Arsenal è il club ideale per lui".

Domani arriva Fonseca al Milan. Cosa si aspetta da lui?
"L'ho conosciuto, è un allenatore molto bravo, ambizioso, ma non per questo farebbe di tutto pur di vincere. Ha bisogno di acclimatarsi, di sposare la storia del club. Deve graffiare di più però".

Daniele Petroselli