La ventunesima giornata ci conferma al momento come l'Inter e il Napoli siano ora candidate ad una corsa a due per il tricolore. Nel frattempo il Milan affonda, la Juventus risorge e la lotta salvezza si ingarbuglia ancor di più. Noi, intanto, diamo i numeri.
Napoli 9: Vincere a Bergamo contro l’Atalanta di quest’anno è un risultato incredibile. Farlo nelle modalità viste Sabato appare ancora più sensazionale. Questo perché gli azzurri non solo sono passati in svantaggio dopo pochi minuti, ma anche perché hanno saputo leggere al meglio ogni fase della partita. Gli uomini di Conte hanno alternato un tenace blocco basso ad un baricentro elevato e ficcante senza mai perdere di efficacia. Il Napoli a livello di punti ha dato risposte ottimali sin dalla seconda giornata, ma a livello di prestazioni è dall’ultima gara del 2024 che ha veramente alzato l’asticella. Contro Venezia, Fiorentina, Verona ed Atalanta la formazione partenopea ha finalmente giocato con la predominanza e la concretezza di una squadra in grado di meritare la lotta scudetto. L’Inter rimane senza dubbi un’avversaria forte, anzi più forte, ma ora Conte non può più nascondersi.
Dumfries 8: Nella stagione in corso abbiamo elogiato tanti elementi della squadra nerazzurra. Dall’inarrestabile Thuram, all’onnipresente Calhanoglu, passando per l’inesauribile Barella e il tambureggiante Dimarco, senza dimenticare comunque il condottiero Lautaro. Una menzione però, a maggior ragione dopo la gara contro l’Empoli, va anche a Dumfries, sempre in forma in questa stagione. Già di per loro i numeri sono eccezionali, dato che la rete del momentaneo 2-0 ha rappresentato il quinto centro nell’attuale Serie A. L’olandese ha così eguagliato con praticamente un girone di anticipo il record italiano della stagione 2021-22 e si è avvicinato ulteriormente al record assoluto di sette marcature nella Eredivisie 2019-20.
Da sottolineare però c’è anche la crescente attenzione nella cura della fase difensiva e soprattutto la capacità sempre più precisa di effettuare cross di una fattura che non avevamo visto nelle passate stagioni. In altre fasi dell’esperienza nerazzurra Dumfries ha fatto vedere ottime cose, ma questa versione è certamente la migliore mai vista.
Milan 4: È vero, è l’ennesima volta che uno dei voti (solitamente negativi) viene affibbiato al Milan, ma alla luce dell’ennesima magra figura stagionale è necessario ribadire la piega disastrosa che sta prendendo ormai da mesi il campionato rossonero. La sconfitta contro la Juventus, e in special modo il secondo tempo della sfida dello Stadium, ha mostrato la totale assenza di reazione e personalità di una squadra smarrita. Chi pensava che sarebbe bastata la Supercoppa a scacciare via tutti i fantasmi si sbagliava. Per fortuna c’è una Champions League che fino a questo momento ha dato risposte tutto sommato positive, anche se nel lungo periodo l’impressione è che i vantaggi possano essere più di bilancio che sportivi. Conceicao ha indubbiamente bisogno di tempo per imprimere un’impronta, ma al momento il Milan di tempo non ne ha. L’impressione è che alcuni giocatori non abbiano dato risposte nell’ultima fase dell’era Pioli, non le abbiano date con Fonseca e non le stiano dando con Conceicao. In più, francamente, non possono bastare un paio di guizzi ogni tanto a compensare il tutto. Se le cose resteranno così urgerà fare delle valutazioni sull’ipotesi di una rivoluzione.