Il rientro dalla sosta ha portato con sé nuovamente risultati a sorpresa, confermando un campionato ad ora piacevolmente imprevedibile. A ridosso dell’inizio della Champions League, e successivamente di Europa e Conference League, stiamo iniziando a trarre sicuramente delle indicazioni più definite. Qualità, caratteristiche e limiti di squadre, giocatori e allenatori stanno iniziando ad emergere più nitidamente insomma, per quanto ancora non si possano dare giudizi definitivi.
Empoli 8: Nell’ottimo inizio dei toscani, ancora imbattuti e con sei punti già in cascina, ci si potrebbe spendere in elogi per il lavoro svolto da D’Aversa e Sullo, per la concentrazione del terzetto difensivo o per il dinamismo degli altri interpreti. Stavolta però i complimenti li prende Empoli in quanto ambiente, in quanto progetto e in quanto società mai priva di visione. Negli anni sono cambiati i tecnici e gli interpreti sul terreno di gioco, ma l’identità non è mai variata. Contro la Juventus è risaltata l’usuale voglia di non sentirsi comparsa, ma protagonista del nostro campionato. Un gruppo mai passivo, tenace e battagliero, il quale però non disdegna talvolta delle trame assolutamente apprezzabili anche dal punto di vista estetico. La stagione è ancora lunga, le insidie non mancheranno, ma ancora una volta la creatura del visionario Patron Corsi sta facendo vedere di che pasta è fatta.
Lookman 8: Sul finale di mercato si beccò un votaccio per il capriccio riguardante una possibile trattativa con il Paris Saint Germain. Dopo il trambusto il giocatore è chiaramente rimasto, ma non avevamo ancora avuto modo di vederlo all’opera in campionato. Gli è bastata una frazione di gioco però per mostrare ancora una volta tutte le proprie straripanti qualità. Dribbling funambolici, assist millimetrici e gol sfavillanti. Il nigeriano si è dunque scusato nel miglior modo possibile dunque, ossia sconquassando l’impotente difesa della Fiorentina. Unica postilla: il voto sarebbe potuto essere ancora più alto se solo fossero state concretizzate un paio di grandi occasioni nella ripresa, ma guardando al risultato i tifosi dell’Atalanta potranno farsene tranquillamente una ragione.
MERET 7,5: Anche quest’anno era finito nel calderone degli interrogativi giornalistici di mercato, ma Conte non ha mai avuto dubbi. Nelle ultime settimane ha sempre risposto presente, ma contro il Cagliari si è veramente superato. Stupende le parate sul colpo di testa di Luperto e sulla sassata di Marin. Nei momenti più complicati della sfida ha piazzato interventi da urlo, confermando di meritare appieno la titolarità. Considerando il salvataggio nei minuti finali della gara contro il Parma e quelli di oggi alla Unipol Domus, il Napoli deve ringraziare enormemente il proprio numero uno.
Venezia 4: Il voto gravemente insufficiente non è tanto di critica, quanto una constatazione di fatto. I più superficiali si limiteranno a commenti negativi sullo sciagurato Di Francesco, il quale indubbiamente ha le sue responsabilità, ma che di certo non può essere ritenuto unico colpevole dell’inizio estremamente negativo dei lagunari. Al momento la squadra non sta dimostrando di essere all’altezza della Serie A a livello di qualità intrinseca dei giocatori, specialmente in alcuni reparti. A San Siro la squadra si è liquefatta dopo il 2-0, rischiando di chiudere in maniera ancor più umiliante di quanto poi non sia accaduto. Servirà invertire al più presto la tendenza, ma l’orizzonte sembra essere sempre più denso di nubi.