Con il tanto agognato ritorno della Serie A, parte anche la rubrica de "Il Pagellone", per trattare insieme i temi riferiti ai weekend di campionato. Ben inteso, per weekend si intende proprio il fine settimana, non dunque il Lunedì (anche se qualche riferimento ai posticipi arriverà spesso). Insomma una protesta, si fa per scherzare, allo spezzatino. Partiamo:
LOOKMAN 4: Il primo votaccio va ad uno dei calciatori che hanno brillato di più nelle pagelle della stagione scorsa, ma difatti qui non si parla di campo. Il rifiuto del giocatore alla convocazione per la prima di campionato ha del ridicolo. Già il comportamento di Koopmeiners nel caso della Supercoppa Europea non era stato propriamente edificante, ma perlomeno nella questione dell'olandese c'era una trattativa avviata da mesi. In questo caso il nigeriano ha invece chiesto di non partecipare alla trasferta di Lecce, nella speranza che il Paris-Saint-German possa pensare (sì, solamente pensare!) di intavolare dei discorsi di mercato con il club orobico. Non si può non riassumere il tutto affermando che trovare un briciolo di etica lavorativa in tutto ciò sia francamente impossibile. A volte dare valore ai contratti o alle parole date non sarebbe male.
NAPOLI 4,5: Il tracollo della squadra di Conte è stato tanto roboante quanto inatteso. Per carità, il mercato non ha ancora risolto troppi nodi ingarbugliati, così come non può bastare un allenatore a rivoluzionare un'identità, ma un risultato così pesante ha posto tutto l'ambiente azzurro di fronte alla brutale realtà dei fatti: nei primi novanta minuti di campionato non si sono notate differenze di atteggiamento rispetto alla scorsa annata. È indubbiamente troppo presto per dare dei giudizi, ma il primo passo è stato veramente da dimenticare.
VAR 6,5: Anche in questo caso è doveroso sospendere il giudizio, soprattutto considerando il caos del campionato passato, ma nelle prime otto partite non si sono visti scivoloni da parte del Var. Rigori assegnati e poi tolti giustamente, altri invece prima non assegnati e poi correttamente segnalati e addirittura aiuti alle carenze della goal-line technology. Le difficoltà sono state tutt'altro che impervie, però il giudizio è tutto sommato positivo. Finora.
VANOLI 7: Il voto del Torino potrebbe essere leggermente più basso solo per come è stata cestinata la possibile vittoria a San Siro, ma i complimenti al mister vanno fatti. Presentarsi con così tanta personalità e con così tante idee alla prima panchina in Serie A merita solo rispetto. Ripartire dopo il triennio di Juric non sarà facile, ma i primi passi sembrano puntare decisamente nella giusta direzione.
MOSQUERA 9: Quasi venticinque anni, zero secondi di esperienza nel calcio europeo e il campionato colombiano come unico biglietto da visita. Queste erano le premesse del classe '99 al 73' di Verona-Napoli. Nel giro di ventuno minuti, recupero compreso, sono però repentinamente arrivati ben due gol che hanno mandato in visibilio il popolo gialloblù. Non saranno state due marcature impossibili, ma Mosquera, ai primi palloni toccati nel nostro campionato, ha mostrato una personalità straripante. Difficile capire se possa essere l'inizio di qualcosa di importante, ma nel frattempo, caro Daniel, goditela. Te lo sei meritato.