La ripresa del campionato ha portato in dote big match (come spesso accade poco spettacolari) e tante polemiche arbitrali. Tra proteste, gol e molto caos, è il momento di dare i numeri:
CATALDI 8,5: IL suo voto è l’emblema di tutta la prestazione della Fiorentina, capace di violare Via Del Mare con un tennistico 0-6 e contestualmente di trovare la quarta vittoria nelle ultime cinque uscite. Cataldi in tutto questo è stato il mattatore meno atteso, addirittura con una doppietta. Bella la prima marcatura, stupenda la seconda su calcio di punizione. È il giusto premio ad un giocatore che dopo una vita è dovuto andare lontano dalla sua casa calcistica, trovandosi costretto ad ambientarsi in una nuova realtà. Lo ha fatto da gran lavoratore e professionista, diventato un insostituibile nello scacchiere di Palladino.
PULISIC 8: Ancora una volta sale alla ribalta, stavolta in una sfida delicatissima. Non segna, ma sforna comunque l’assist per la rete decisiva di Chukwueze. Al momento sono nove partecipazioni ai gol (sei reti e tre assistenze) in dieci apparizioni stagionali. Numeri eccezionali, che testimoniano la qualità e l’importanza ormai assunta dall’americano nella squadra rossonera. Il vero emblema della partita contro l’Udinese è stato però il frangente in cui, per via dell’inferiorità numerica, si è spostato praticamente a fare il terzino. Un atteggiamento encomiabile da parte di un vero leader, in questo momento assai più decisivo di altri e più chiacchierati giocatori del Milan.
NICOLA 7,5: La vittoria contro il Torino è forse la più rappresentativa di quest’inizio di stagione. Una montagna russa che ha visto il Cagliari sbloccare il punteggio, poi passare sotto e poi vincere la gara. Dopo una partenza in affanno soprattutto dal punto di vista offensivo, i sardi ora stanno producendo e concretizzando di più. Spesso Nicola ha dimostrato di essere fondamentale subentrando in corsa, ma nelle ultime settimane sta provando ad imporsi anche da inizio stagione. Il percorso sarà ancora lungo e tortuoso, ma al momento il Cagliari sta lottando ad immagine e somiglianza del proprio allenatore.
APPARATO ARBITRALE 3: Quanto si era stati bene nella sosta Nazionali. Niente polemiche, niente interrogativi irrisolti, niente caos. Ci eravamo lasciati con dei pasticci arbitrali, ci siamo ritrovati con la stessa identica situazione. Ormai sta diventando anche superfluo riportare i singoli episodi, perché il disordine è imperante in ogni anfratto del nostro calcio. Perché in alcuni casi analoghi il Var interviene ed in altri no? Perché ci era stato promesso che non sarebbero stati assegnati rigorini quando ne vediamo almeno uno a weekend? Perché è così sovente che alcuni direttori di gara perdano il polso della partita? Perché non viene mai spiegato nulla? Tutti quesiti senza risposta in uno scenario desolante. La scorsa stagione è stata uno scempio, la direzione in cui si sta andando ora appare spaventosamente simile.