Genoa – Juventus 1-1 Chiesa 28' rig, Gudmundsson 48'
La Juventus per la terza volta consecutiva gioca prima dell'Inter e al Luigi Ferraris sfida il Genoa. Le due squadre si presentano con un atteggiamento tattico speculare 3-5-2 con molta attenzione in fase di non possesso. In campo tanto equilibrio con leggera iniziativa della Juve con i padroni di casa pronti a sfruttare qualche ripartenza. Gli uomini di Allegri cercano soprattutto la fascia destra con la coppia Cambiaso e Chiesa che viaggiano, mentre il Genoa si affida al movimento di Messias e alle iniziative di Vasquez. L'errore di Badely al 26' su pressing della della Juve porta Chiesa in area che si procura il rigore su passaggio chirurgico di Vlahovic. Dal dischetto Chiesa porta avanti la Juve. Il Genoa prova una timida reazione nel finale del primo tempo ma non fa male. La ripresa parte subito con il botto. Gilardino butta dentro Ekuban per Vasquez e dopo due minuti pareggia il match con il gol di Gundmsson su assist del subentrato. Da quel momento diventa una partita di duelli con un gioco sempre più spezzettato, il Genoa però conduce con sicurezza. Nel finale della partita guizzo di Bremer, colpo di testa, ma Martinez vigila e manda in angolo. La Juve ci prova, ma non sfonda. Prestazione poco convincente. Il Genoa ci mette più cuore e ardore. Finisce 1-1 niente sorpasso per i bianconeri. Alla Juventus manca un calcio di rigore, il Var non interviene. Brutto fallo di Malinovsky, manca il rosso. Arbitro e Var insifficienti.
Messias: L'ex Milan si muove sul fronte d'attacco senza dare punti di riferimento. In avanti è il più attivo dei suoi, si fa vedere e ci prova spesso. Si allarga a sinistra e prova a mettere palloni in area. Presente
Vasquez: Sulla corsia sinistra fa il doppio lavoro prova ad arginare Cambiaso, lavoro non semplice, e quando può cerca di offendere. Produce più confusione che fatti e alla fine del primo tempo esce. Opaco
Ekuban: Il tecnico Gilardino lo butta dentro nella ripresa, serve fisicità e tecnica e lui lo ripaga subito. Dopo due minuti controllo acrobatico e assist per Gundmundsson che segna il pareggio. L'attaccante porta sostanza e peso al fronte offensivo, non si spaventa di Bremer e compagni. Incisivo
Gudmundsson: Si muove sempre con estrema eleganza, unita alla velocità. Davanti occupa il fronte offensivo con autorità e alla prima occasione colpisce la difesa della Juventus. Puntuale
Martinez: Attento e reattivo il portiere del Genoa nel finale non si fa impressionare da un colpo di testa ravvicinato di Bremer. Provvidenziale
Vlahovic: Nel primo tempo fallisce un'occasione sotto porta. Chiesa costruisce bene, gli mette un pallone da spingere dentro ma lui sbaglia. Si rifaàcon la palla sempre a Chiesa che porta al rigore. Nel complesso una partita non certo da ricordare, troppo poco. Superficiale
Miretti: Si vede quando esce, partita anonima. Uno dei peggiori, mai convolto.
Inoperoso
Cambiaso: Sulla destra è una scossa continua. Copre e attacca con disinvoltura non si ferma mai e quando parte è inarrestabile. Provano a marcarla a uomo, ma lui non si intimorisce. Cala un po' nel finale, ma non molla. Inesauribile
Chiesa: Se Cambiaso spinge lui affonda. Parte a destra e poi si porta a sinistra. Spacca la difesa in occasione del gol del vantaggio procurandosi il rigore e dagli undici metri è chirurigico. Alimenta l'azione, ma nel secondo tempo perde un po' di spunto. Attivo