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IL DUE DI PICCARI - Felicità Felix, monotonia Sarriana. Chiesa alla Mbappè
23 nov 2021 00:04Calcio

Ecco il due di Piccari una rubrica che individua tre momenti dell'ultima giornata di campionato di Serie A. Il due di Cuori un momento positivo, il due di Picche un aspetto negativo e il Jolly un momento, un giocatore o un allenatore che particolarmente si è distinto.
Per la 13a giornata di campionato andiamo a scoprire le tre carte.  

CUORE: “Ragazzo ora tocca a te, muoviti in questa zona e poi libera tutto quello che hai dentro di te”. Cosi mi sono immaginato il dialogo tra Mourinho e Felix Afena – Gyan al momento dell'ingresso in campo contro il Genoa. Il due di cuore oggi va di diritto a questo ragazzo che in 20' segna più gol in campionato di Shomurodov che in 11 presenze realizza una rete e una in meno di Abraham fermo a quota 3 in 13 partite. Felix è stato  rapido, tecnico e coraggioso. Due gol e il secondo un autentico gioiello. Emozionante anche la dedica alla mamma nel finale, la semplicità e la leggerezza di chi ha scoperto la felicità in pochi minuti. Ora sarà necessario mantenere l'equilibrio e non farsi travolgere da questo momento straordinario, fondamentale sarà Mourinho la guida di questo ragazzo. Complimenti  anche al mister per aver creduto in un classe 2003 in un contesto non semplice. A Genova tutti sono stati colpiti da questo 18enne e dalla decisione di mandarlo in campo, ma questa situazione deve diventare la normalità nel nostro calcio non l'eccezionalità da esaltare. Coraggio: spazio ai giovani.  

PICCHE: Il due di Picche lo prende un noioso e scontato Sarri. Un solo tiro in porta in più di 90', una pressione che piano, piano ha perso efficacia  e un giro palla lento che non ha mai trovato la strada per arrivare alla porta. Questa la partita della Lazio. Inutile parlare del rigore concesso a Morata, il mister avrebbe fatto una migliore figura se a fine gara avesse provato a spiegare questa incapacità di arrivare alla porta della sua squadra. Un partita noiosa quella della Lazio, il calcio di Sarri è apparso prevedibile e scontato. Sempre gli stessi movimenti e sempre quel girare senza mai avere una destinazione precisa: un vagare per il campo senza meta. Contro la Juve una monotonia sarriana con picchi alti che hanno portato a notevoli sbadigli pomeridiani. Neanche il migliore caffè sarebbe servito a risvegliare l'interesse verso questo modo di giocare. La domanda sorge spontanea: questo modo di fare calcio è ancora attuale? Sarri male anche nel post partita; parlare di arbitro, senza mai creare un pericolo e quel non mi interessano i tifosi della Juve fa passare il giudizio del tecnico dal noioso al triste.     

JOLLY: In questa giornata il Jolly lo dedico a Federico Chiesa, impressionate la sua capacità di strappare durante la partita. Una forza dirompente che quando viene scatenata diventa inarrestabile. Quando Chiesa parte divora il campo, si porta dietro i compagni e salta gli avversari, un modo di giocare dirompente: un Mbappè con una tecnica inferiore, ma molto efficace. Un altro Jolly se lo merita anche Vlahovic che davanti al suo idolo Ibrahimovic mostra muscoli e qualità. Doppietta per lui, 10 gol in campionato e primato in classifica marcatori condiviso con Immobile e nell'anno solare ben 27 reti meglio di Haalland. Sarò esagerato, ma in questo momento Dusan è il migliore giovane nove d'Europa.
Concludo con un pensiero alla Curva Nord della Lazio, bellissima ed emozionante la scenografia dedicata ad Immobile per festeggiare i 161 gol con la maglia della Lazio: bomber record. Un omaggio che ha conquistato il cuore di Ciro.

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