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Il derby d’Italia è nerazzurro: l’autogol di Gatti decide la super-sfida e manda in orbita l’Inter
04 feb 2024 22:49Calcio

di Alessandro Falzano

© foto di www.imagephotoagency.it

Inter-Juventus 1-0  
37’ (aut.) Gatti

L’Inter fa proprio il derby d’Italia vincendo di misura una gara non spettacolare ma certamente molto intensa. A decidere è l’autogol di Gatti al 37’, dopo la quale la Juventus ha, francamente, creato troppo poco per mettere a repentaglio il quattordicesimo clean sheet nerazzurro del campionato. L’undici di Inzaghi blinda, dunque, il primo posto volando a +4 dai bianconeri con una partita in meno. Se il 28 febbraio dopo il recupero con l’Atalanta il vantaggio aumenterà a sette punti il campionato potrebbe davvero considerarsi chiuso.

PAGELLE: 

Pavard 7 – Qualità e personalità. Apre la propria gara con un arcobaleno che pesca Thuram in area, prosegue con un altro suggerimento profondo che genera la conclusione ravvicinata di Dimarco e sublima con il tentativo di rovesciata che, seppur andato a vuoto, provoca l’autogol di Gatti in collaborazione con Thuram. Da evidenziare la chiusura provvidenziale sul primo controllo errato di Vlahovic in prossimità della porta nella prima frazione, e quella con il tacco sulla ripartenza condotta da Chiesa – ARMA LETALE  

Calhanoglu 6,5 – La sventagliata che apre il campo a Dimarco nel primo tempo è poetica. Alterna spesso la propria posizione anche in base alla disposizione avversaria: si piazza tra i centrali quando la pressione della Juve è blanda, e aldilà della prima linea bianconera quando il pressing è più veemente. Fondamentale nel dettare i tempi della manovra ed addormentare, quando serve, il ritmo della gara. Colpisce anche un palo  -  VISIONARIO

Barella 6 – Match di sostanza il suo, come spesso gli capita. Ha l’inconfutabile merito di trovare lo smarcato Pavard in occasione dell’1-0 con un morbido tocco sotto degno della propria qualità. Vince il duello con Rabiot, specie per quanto riguarda le seconde palle, aspetto fondamentale in gare così equilibrate –  SUL PEZZO

Thuram 6 – Certamente non la sua miglior prestazione. Partita di sacrificio visti anche i pochissimi spazi centrali concessi dalla difesa bianconera. Decisivo nel provocare l’autogol di Gatti, vede cancellarsi la gioia personale da un mostruoso intervento di Bremer prima dell’1-0. Bravo nella ripresa a raccordare in svariate occasioni la manovra nerazzurra - PREZIOSO

Bremer 6 – Il miracolo che cancella l’1-0 targato Thuram è il sintomo di quanto sia diventato fondamentale per gli equilibri del reparto arretrato juventino. Riesce a contenere Lautaro, mai impresa semplice, ed infonde sicurezza anche ai propri compagni. Rischia di sporcare la propria prestazione con un liscio a metà ripresa che apre la strada a Thuram che per sua fortuna non finalizza – PILASTRO


Cambiaso 5 – In perenne difficoltà nel duello con Dimarco nei primi 65’, raramente riesce ad offendere sulla corsia destra, alternandosi di frequente in fase offensiva con McKennie. Nell’ultimo spezzone di gara, forse anche in seguito ad un disimpegno sbagliato, trasloca sulla fascia sinistra al posto di Kostic, lasciando spazio a Weah –  ININFLUENTE 

Gatti 5,5 – Non colpevole in occasione dell’autorete, che fa il paio con quella di Sassuolo in termini statistici, ma efficace in molti altri frangenti nel occludere linee di passaggio verticali e non solo. Sfiora il gol del pari poco prima del 70’ con una rasoiata da fuori area uscita di qualche centimetro a Sommer battuto  - SFORTUNATO

Vlahovic 5 – Lotta per tutti i 90’ con Acerbi nei duelli aerei perdendone molti, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma quel primo controllo sbagliato sul contropiede condotto da McKennie nel primo tempo pesa come un macigno sulla valutazione complessiva della sua gara. Nella ripresa non giova neanche dell’ingresso in campo di Chiesa, interrompendo il suo periodo magico fatto di sette gol nei sei match disputati prima di questo  –  SPIETATO


ARBITRO:

Maresca 6 – Chiamato a gestire una gara tradizionalmente nervosa, si ritrova a gestire, invece, una sfida molto corretta dai rarissimi isterismi. Non risulta (fortunatamente) protagonista in negativo, anche perché di episodi al limite non ce ne sono praticamente stati. Unico appunto l’ammonizione di Mkhitaryan ad inizio ripresa, decisamente eccessiva – MODALITA’ GESTIONE

Redazione TMW Radio