SERBIA-INGHILTERRA 0-1 13’ Bellingham
Volete sapere quali sono le aspettative dell’Inghilterra per questo Europeo? Vi basterà vedere lo spot fatto da Adidas qualche giorno fa per presentare questa rassegna continentale. Si parte con le delusioni dell’Inghilterra degli anni Novanta, passando per i volti di Lampard e Beckham, ricordando la grande Inghilterra dei primi anni Duemila che non fu mai in grado di vincere un grande trofeo. Il tutto, con un sottofondo musicale tanto famoso quanto emozionante. A cantare sono i Beatles, e prima del ritornello si iniziano a vedere le prime immagini di Bellingham. “Na, na na, nananana.. nananana, Hey Jude!”. Esplode il ritornello di Hey Jude e tutti esultano per un gol di Bellingham, il dieci di questa Inghilterra data per favorita dai bookmakers. Tutto questo è successo al 13esimo minuto di Serbia-Inghilterra, quando sul cross di Saka deviato da Pavlovic quel fuoriclasse di 20 anni con tutta la pressione del suo paese sulle spalle svetta in area di rigore e decide Serbia-Inghilterra. Un match contraddistinto dalle follie di Stojkovic e Southgate, che fanno di tutto per mettere in difficoltà i tanti giocatori di qualità a loro disposizione. Il ct serbo sceglie di difendere con un 5-4-1 con Vlahovic e Milinkovic esterni di centrocampo nel primo tempo, regalando così 45 minuti agli inglesi. Southgate sceglie di isolare completamente Kane, quasi mai servito in area di rigore, e schierando uno dei terzini più forti al Mondo come Alexander-Arnold da mediano snaturandolo completamente. Ne esce una partita meno spettacolare di quanto si potesse sperare, una gara illuminata da una stella folgorante, quella di Jude Bellingham che prova a indicare la via a tutta l’Inghilterra. Se la nazionale dei Tre Leoni vorrà rispettare il pronostico dei bookmakers però dovrà fare molto di più. Di seguito le pagelle di Serbia-Inghilterra:
BELLINGHAM: “Hey Jude, don’t let me down” cantavano i Beatles. Deludere? Altroché, Bellingham incanta con la dieci sulle spalle. L’Inghilterra lo ha scelto come uomo copertina per riportare a casa il casa (Football is coming home) e lui risponde da campione. VOTO 8 QUINTO BEATLE
SAKA: In molti spingevano per Palmer dal primo minuto al suo posto, il gioiello dell’Arsenal rappresenta una delle poche scelte corrette di Southgate. Prima fa impazzire poi fa infortunare Kostic, spinge meno nella ripresa quando l’Inghilterra inspiegabilmente si abbassa. VOTO 6.5 SGUSCIANTE
ALEXANDER-ARNOLD: Non è colpa sua. Fa il terzino, Klopp lo ha evoluto portandolo dentro il campo sì, ma partendo sempre da destra. Southgate lo mette al centro e non trova mai le giocate giuste. Porta a casa la prestazione, ma non poteva fare di più. VOTO 5.5 SACRIFICIO FOLLE
KANE: Va bene fare il riferimento, va bene sacrificarsi per far salire la squadra, ma non vede mai l’area di rigore neanche per sbaglio. Andrebbe accompagnato di più, difficile capire la scelta di lasciarlo così solo. Nell’unica situazione in cui viene cercato in area di rigore sovrasta Veljkovic e costringe Rajkovic al miracolo. VOTO 6 ISOLATO
MILINKOVIC-SAVIC: Nella disarmante follia del primo tempo della Serbia non la prende mai, da finto esterno finisce solo per innervosirsi ed è da 4 in pagella. Giocando più dentro al campo nella ripresa si accende e le azioni pericolose della Serbia passano dai suoi piedi. Può e deve fare di più. VOTO 5 CROCE E DELIZIA
VLAHOVIC: Un mix tra le pagelle di Alexander-Arnold e Milinkovic-Savic. Nel 5-4-1 iniziale fa l’esterno a destra e sbaglia tutto quello che gli passa tra i piedi. Da punta cresce e l’occasione più pericolosa della Serbia nasce da un suo spunto. Facesse la punta, non l’esterno. VOTO 5.5 ALTRO SACRIFICATO
ILIC: Entra all’intervallo al posto del confuso e confusionario Gudelj, dà ordine ed equilibrio alla Serbia. Inspiegabile la scelta (non l’unica di Stojkovic) di relegarlo in panchina. VOTO 6.5 LUCIDO