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Garzya: "Morata? Alla Roma servono giocatori pronti e lui lo è. E bisogna avere una panchina lunga"
19 lug 2023 17:29Calcio

Ospite di TMW Radio durante "Calciomercato e Ritiri" è stato l'ex calciatore Luigi Garzya. Ecco le sue parole:

Attaccante Roma: si tratta per Morata e Scamacca. Come la vede?
"Chiaro, Morata è già pronto, conosce la Serie A ed è più completo. Scamacca è più in prospettiva, ma alla Roma servono ora giocatori pronti. GIusto far crescere i giovani ma serve anche gente pronta. Non si può sbagliare ancora, in pratica non si può avere la panchina corta. Per certi traguardi devi avere 23-24 titolari. Il gap c'è perché la Roma ha pochi assi e panchina corta".

Dove intervenire?
"Là davanti sicuramente. Hai Dybala che fa la differenza se sta bene. Ma sappiamo che durante l'anno ha qualche stop purtroppo. Belotti pensavo facesse molto meglio, Abraham è infortunato, quindi serve qualcosa in quel reparto".

Come valuta la difesa giallorossa ora?
"Mi ritengo soddisfatto dai centrali. E' uno dei reparti più forti della rosa. Sono tra i più forti della Serie A. Sono marcatori, hanno la mentalità giusta, sono bravi nell'uno contro uno ma se vuoi colmare il gap con le altre devi avere sei difensori titolari. Se si fa male Smalling non puoi arretrare Cristante. Serve avere alternative vere".

E in mezzo al campo?
"Servirebbero dei colpi importanti come Renato Sanches e Sabitzer. La Roma deve essere all'altezza in tutti i reparti. Il vero problema è davanti, devi prendere uno che ti garantisce tanti gol. Il mercato forse ora non tene garantisce uno a buone cifre e sappiamo qual è il problema della Roma. Guai però a fare il passo più lungo della gamba".

Ottimi i rinnovi di Smalling ed El Shaarawy:
"Sì. Hanno dimostrato ogni volta quanto valgono. El Shaarawy dà sempre il suo contributo ogni volta che è chiamato in causa. Guai poi a mandare via uno come Smalling, fa ancora la differenza".

Un pensiero sul nuovo Lecce e l'addio a Baroni?
"Baroni ha fatto benissimo al primo anno, evidentemente non c'era più feeling con la società. Il pubblico leccese è un po' particolare, dopo un paio di anni preferisce cambiare. E ha fatto bene pure lui a cercare stimoli nuovi. Conte? Alla prima panchina importante che salta in Europa o in Italia lui c'è".

TMWRADIO Redazione