Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Si sta finalmente scaldando il mercato?
“È il tempo giusto, il ritardo accumulato finora e le necessità di chiudere le squadre a pochi giorni dall’inizio del campionato porta a un’accelerazione e a delle difficoltà che rischi di avere per tutta la stagione. Ci sono stati tanti cambiamenti nelle squadre e oggi l’unica che ha già chiuso il suo mercato è l’Inter. Non ha fatto altro che innestare due giocatori importanti come Taremi e Zielinski in una rosa già forte. Solo l’Atalanta poteva dare continuità, ma tra l’infortunio di Scamacca, la questione Koopmeiners e non solo sembra che possa implodere. Poi ci sono società come Roma, Milan, Juve e Napoli che stanno ricostruendo e ripartendo”.
L’Inter è tornata su Gudmunsson?
“Al momento non è fattibile, piace all’Inter ma non credo ci sia nulla fra i nerazzurri e il Genoa. Oggi se Gudmunsson esce va alla Fiorentina, il problema è che il Genoa non è così convinto di cederlo come una settimana fa prima dell’addio di Retegui. Se il Genoa decidesse di fare plusvalenza sarà una decisione diversa perché si è già fatta cassa con Retegui, che va sostituito nonostante la conferma di Vitinha. Il Genoa ci sta pensando, questo non significa che non stia cercando delle alternative a Gudmunsson ma non convincono. Io credo che alla fine il domino andrà a buon fine, Gudmunsson va alla Fiorentina, Gonzalez alla Juve e poi si sblocca anche Koopmeiners. Oggi però nessuno vende se non ha già un sostituto, chi ci rimette è chi compra e soprattutto il giocatore”.
La situazione Nico Gonzalez?
“La Fiorentina non ha necessità di vendere, ma se devi prendere un giocatore che comunque avresti preso a prescindere magari puoi cedere Gonzalez. La volontà del giocatore oggi conta ancora di più e si fanno sentire, Fiorentina e Juve hanno un buon rapporto a livello di mercato e si possono sviluppare anche altre opzioni. Poi bisogna capire che giocatori come Gudmunsson, Gonzalez e Koopmeiners hanno sì firmato un contratto, ma sono stati anche fondamentali per le loro squadre e hanno avuto offerte importanti che sono state rifiutate. Se poi le società ti promettono che aiuteranno la tua uscita ma questo non si verifica, è normale che possano poi storcere il naso. La società può decidere di far rispettare il contratto, ma poi bisogna capire anche i giocatori, che devono rimanere nei limiti della professionalità. Le società poi con i giocatori che non vogliono più si comportano allo stesso modo, dicendo ai giocatori di allenarsi a parte e di non volerli più vedere”.
Kalulu-Juve possiamo darla per fatta? Dobbiamo aspettarci altre operazioni tra Milan e Juve?
“Altri colpi non lo so, la possibilità c’è sempre con il mercato aperto anche se vedo difficili gli incastri. Le due società si sono strette la mano virtualmente, prestito con diritto di riscatto e non obbligo, manca l’ok del giocatore anche se non credo ci saranno problemi. Bisogna poi sempre aspettare, avevamo dato per fatti Cajuste e Pubill e poi il mercato ci ha detto altro”.
Sulla telenovela Lukaku invece?
“La telenovela è più Osimhen che Lukaku, per Lukaku è un’attesa infinita. Quando dice sì è sì per lui, rispetta la sua idea. Poi la cambia ogni anno, ma va sempre nella squadra dove vuole andare. Non so se basteranno 25 milioni più 5 di bonus per lui, il Chelsea dice che servono 43-44 milioni. Oggi però siamo al 13 agosto, mancano 17 giorni alla fine del mercato e non penso che ci siano società pronte a mettere soldi sul cartellino di Lukaku. Io piuttosto che aspettare se fossi il Chelsea prenderei questi soldi, poi c’è da dire che non ha bisogno di soldi. Non so come andrà a finire, così come non sappiamo come andrà a finire la questione Osimhen. Bisognerà capire cosa farà il PSG e se accettare il Napoli l’offerta che arriverà. Diventa difficile pensare di tenere alto il prezzo, è difficile venirne fuori. Se il Napoli non chiude per Lukaku, intanto va a chiudere Neres e poi aspetta la cessione di Osimhen per arrivare a Lukaku”.
Dybala può lasciare la Roma?
“C’è questa offerta dall’Arabia che il giocatore non vorrebbe accettare, la Roma dice che la scelta è del ragazzo. Perché dire che c’è questa offerta quando sai che il giocatore non la prende in considerazione dicendo che dipende tutto da lui? Ci leggo una situazione chiara, ovvero l’addio di Dybala non sarebbe un dramma per la Roma e questo mette dei granelli di sabbia nel rapporto tra i giallorossi e il calciatore. Se il giocatore fosse voluto andar via, sarebbe andato via. Se dice che considera finita la sua avventura alla Roma, la Roma non avrebbe potuto far nulla e Dybala sarebbe andato via. Mi stupisce il contrario e quello che sta succedendo mi fa pensare che per la Roma non sia un dramma cedere Dybala”.
Cosa può succedere con Chiesa?
“Al contrario dei casi detti in precedenza, qui è la società che ha comunicato a Chiesa di non rientrare nei piani. Questo la Juve può dirlo anche a fine mercato, ma credo sia un errore. Durante il mercato ci sono delle strategie per raggiungere un obiettivo, se l’obiettivo non lo raggiungi però serve mediare. Se per partito preso tieni fuori un giocatore come Chiesa mi sembrerebbe fuori luogo. Spero e credo che non succederà. Se Chiesa viene rimesso a disposizione di Thiago Motta e poi Chiesa andrà in panchina sarà una scelta tecnica, se questa scelta non verrà concessa allora sarebbe fuori luogo”.