Di Lucio Marinucci
In un’Estate che finora ha visto come protagoniste delle prime pagine quasi esclusivamente le prime sette in classifica dell’ultimo campionato, è giusto spendere parole anche per chi è arrivato leggermente sotto, come la Fiorentina. La Viola non ha raggiunto la qualificazione europea è vero, ma è arrivata fino in fondo sia in Coppa Italia che in Conference, perdendo però entrambe le finali.
Il prossimo dev’essere l’anno della verità per Vincenzo Italiano, che dopo le lusinghe del Napoli si sta già confrontando con la società per pianificare il futuro.
I nodi da sciogliere partono soprattutto dal reparto offensivo, che ha convinto solo a fasi alterne. Jovic e Cabral hanno difatti segnato in campionato appena quattordici gol in due, sei il primo e otto il secondo. Numeri che stanno portando Joe Barone a fare delle riflessioni, soprattutto per ciò che riguarda Boulaye Dia. L’attaccante della Salernitana dopo i sedici centri in campionato ha infatti catturato l’attenzione della Fiorentina, che lo avrebbe posto in cima alla lista dei desideri per il ruolo di riferimento offensivo. Dall’arrivo di Paulo Sousa sulla panchina granata Dia ha ritrovato una grande forma e l’impressione è che il calciatore stesso possa essere pronto per una squadra di livello superiore.
Anche in porta bisognerà capire che strada intraprendere, perché se da un lato è vero che Terracciano si è distinto positivamente nei panni di titolare, dall’altro l’idea è quella di puntare su un profilo più giovane e di valore. Livakovic della Dinamo Zagabria non appare un’opzione al momento, mentre si continua a vociferare riguardo Timo Horn, classe ‘93 ex Colonia, ora svincolato.
Gli altri dubbi sono legati alle dinamiche interne invece, perché Milenkovic come ogni anno viene accostato a diverse squadre, tra cui il Napoli, mentre Igor potrebbe lasciare. Sostanzialmente il pacchetto arretrato al momento potrebbe benissimo rimanere così o essere completamente stravolto. Come possibile nuovo elemento in quella zona di campo viene tenuto in considerazione Mattia Viti. Il classe 2002 dopo l’addio all’Empoli non ha brillato a Nizza e ora potrebbe essere attratto nuovamente dalla Toscana.
In più ci sono i casi Amrabat e Castrovilli da definire. Il primo è entrato nell’ultimo anno di contratto e se dovessero arrivare offerte congrue verrebbero considerate, mentre sul secondo non si sta trovando un accordo per il rinnovo di contratto, ora in scadenza nel 2024.
Insomma c’è ancora tanto da definire in casa Fiorentina, dove ci si prepara ad attraversare un’Estate in cui dovrà capire se poter diventare grande o meno.
