Durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio è intervenuto Paolo Alberto Faccini, procuratore ed ex calciatore, per commentare vari temi.
Che idea si è fatto sullo Spezia?
"Innanzitutto ho avuto l’onore di indossare questa maglia. Ho dei bellissimi ricordi. Ha una proprietà importantissima che si è affacciata da poco al nostro calcio. Purtroppo si ritrova in una categoria che mostra ogni anno le difficoltà. Non si capisce mai come può andare. Basta vedere il Parma, lo scorso anno non ha fatto benissimo e quest’anno comanda tutto. Pensiamo al Frosinone che è in Serie A, nonostante lo scorso anno non era una delle favorite in B. Adesso per lo Spezia la cosa più importante è guardarsi dietro. Hanno deciso di cambiare allenatore e D’Angelo è la persona giusta. Bisognerà capire se si può aspirare ai playoff".
Queste proprietà straniere non hanno ancora capito come funziona la Serie B?
"È una domanda che mi sono fatto anche io spesso. A oggi si ragiona molto sui numeri e sugli algoritmi. Il calcio, invece, è uno degli sport più variabili in assoluto. Serve sempre la fantasia di trovare e cercare talenti. Non è detto che se si hanno i calciatori più forti si vince. Questo, comunque, non solo in Serie B ma anche in A, basti pensare alla Roma in cui la proprietà chiede i risultati per gli investimenti".
Il mercato di gennaio può essere importante per lo Spezia?
"Il mercato di gennaio potrebbe essere una medicina positiva. Lo sapranno la società e l’allenatore che cosa serve. Bisogna capire le dinamiche e che cosa può aiutare realmente".
Alcuni giocatori importanti in Serie A hanno difficoltà ad ambientarsi in B? Verde è un esempio?
"I giocatori più rappresentativi devono dimostrare attaccamento alla maglia. La società può intuire, però, un talento e magari cambiare un giocatore affermato come Verde. Bisogna capire che cosa serve. Sarà fondamentale che Verde torni con l'entusiasmo al massimo perché in B può fare la differenza. Bisogna comunque ricordarsi che la B non è la A. C’è un'intensità e dei ritmi molto diversi. Ci sono calciatori che fanno meglio in A che in B o il contrario. Affrontare una lotta salvezza è diverso da affrontare un campionato da vincere".