Mi sorprende il fatto che qualcuno ancora non abbia capito il momento del calcio italiano. Vi state domandando: chi è costui? Questo è un dettaglio ci potete arrivare da soli.
Il momento del calcio italiano
Il nostro calcio è ormai più debole economicamente, e su questo nessuno può dire il contrario, è finito il tempo dove andavamo a prendere i più bravi per darli agli allenatori che poi vincevano. E' finito il tempo che tutti volevano venire in Italia, ora i grandi ingaggi non si prendono più nel nostro paese e allora i calciatori, molto attenti al grande guadagno, vanno altrove. Fino a qui mi direte, ci arrivano tutti. Ma siamo proprio sicuri?
Le contraddizioni
Ancora si legge e si sente parlare di mercato che non supporta gli allenatori. Di recente ho sentito: “Avete visto che squadra hanno allestito, che cosa volete pretendere dal mister?” Queste uscite, fatte da Direttori di giornali, sono incomprensibili. Ne volete un'altra? Eccola: “Conte non allenerebbe mai una squadra simile”. Insomma, il repertorio delle banalità è molto ampio. Perchè dico banalità? Vorrei dire altro, ma non oso e non voglio passare per scurrile. Il nostro calcio è cambiato e bisogna prenderne atto.
Il cambiamento
La Juventus, un club conosciuto in tutto il mondo calcistico, in questa sessione di mercato ha dovuto fare i conti, quindi ridurre gli ingaggi, svecchiare la rosa e acquistare solo Weah. Dico la Juventus!!!
Il Milan ha fatto campagna acquisti vendendo Tonali e acquistando calciatori bravi, ma alcuni di essi non erano le prime scelte nei club di appartenenza, e in attacco si aggrappa ad un signor bomber non più giovanissimo.
L'Inter, con una situazione economica sempre da monitorare, ha ceduto pezzi importanti per fare mercato e ha costruito una squadra over 30, tra gli acquisti giovani ci sonoThuram e Frattesi. Basta citare queste tre squadre per capire la nostra situazione. Davanti a questo quadro perché si continua a parlare di mercato che non sostiene ad esempio Mourinho? Chiedete alla Roma dei Friedkin quanto hanno speso in questi anni e chiedete anche dei paletti imposti dalla Uefa. Inutile parlare di spese da fare per sostenere gli allenatori gestori. Inutile dire:” Se non avevano quei problemi non venivano alla Roma certi giocatori”. Basta sostenere questa tesi di spendere per vincere ed accontentare certi allenatori.
Gli allenatori
Nel nostro calcio, in questo momento, diventano importanti gli allenatori che portano idee di campo, che provano a lavorare con il materiale che hanno e che fanno i conti con le possibilità del club.
Gli allenatori, tra l'altro alcuni ben retribuiti, devono fare la differenza. Parlare anche di pistole contro i carri armati fa veramente sorridere. Allegri e Mourinho, tanto per citarne due, in passato hanno ottenuto molto dai club che per loro hanno speso tanto per farli vincere, ora devono dare qualcosa in più della gestione anche perchè il calcio è cambiato. Nella nostra Serie A negli ultimi anni alcune squadre sono cresciute con l'allenatore di campo, vedi l'Atalanta, il Napoli ( Sarri – Spalletti), il Sassuolo da sempre, l'Empoli, ci sta provando la Fiorentina e, inoltre, ormai molti giovani allenatori curano tanto l'aspetto dell'addestramento.
La Realtà
I soldi sono pochi e allora è tempo di idee nuove e moderne, il passato è passato.
Ricordatelo a chi scrive difendendo alcuni allenatori e ricordatelo a certi tecnici.
Il tempo delle vacche grasse è finito, se volete c'è sempre l'Arabia