BAYERN-LAZIO 3-0 38’ e 66’ Kane, 45+1 Müller
Passa la più forte. La Lazio torna a casa con un grande rammarico per i due minuti che hanno deciso il passaggio del turno. Sono queste le sentenze di Bayern-Lazio, che vede la squadra di Tuchel volare ai quarti di finale di Champions League. La Lazio inizia bene a Monaco, gioca con coraggio e prova a non farsi schiacciare dal Bayern. La squadra di Tuchel è contratta, ci prova ma non dà mai la sensazione di poter chiudere la Lazio nella sua area di rigore con continuità. Alla mezz’ora la sensazione è che la Lazio possa sognare l’impresa. Tutto però si spegne negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Due tap-in nel finale di primo parziale ribaltano il gol di Immobile all’Allianz Arena. Kane prima e Müller poi sfruttano alla perfezione due tiri destinati al fondo di Guerreiro e De Ligt per stendere una Lazio solida e coraggiosa, come voleva Maurizio Sarri. Il grande rammarico è tutto nel colpo di testa di Immobile al 36esimo. La deviazione di De Ligt regala a Ciro la palla gol che può indirizzare pesantemente la qualificazione. Immobile però da posizione favorevolissima non trova la porta e, 60 secondi dopo, Kane apre le danze e di fatto porta il Bayern ai quarti con la doppietta che mette la ciliegina sulla torta bavarese a metà della ripresa.
GUENDOUZI: È ovunque nella prima mezz’ora. Il primo tiro della partita è suo, si propone e accompagna Felipe Anderson sulla fascia destra. Cala in precisione già nel finale di primo tempo. VOTO 6.5 SEMPRE PRESENTE
F. ANDERSON: Gioca una buona partita, fa salire spesso la Lazio e sbaglia pochissimi tocchi. Sfortunato e soprattutto disattento nel tenere in gioco quella vecchia volpe di Müller sul 2-0 bavarese. VOTO 6 DISTRATTO
GILA: Kane fa doppietta, ma lui non ha colpe. Anzi, è tra i migliori anche oggi. La Lazio esce con le ossa rotte dal ciclo terribile di partite dell’ultimo mese, ma con la consapevolezza di aver trovato un difensore affidabile per il presente e per il futuro. VOTO 6 CERTEZZA
PELLEGRINI: Soffre tanto le perpetue sovrapposizioni di Kimmich, con Sane che taglia dentro il campo e lo costringe al 2 contro 1. Tiene anche bene, ma si perde l’inserimento di Müller che fa nascere il vantaggio di Kane. VOTO 5 SOFFERENZA
IMMOBILE: Fa da riferimento alla squadra e si propone spesso nel modo giusto. La partita però si decide tra il 36esimo e il 38esimo. Ciro sbaglia a due passi da Neuer, Kane punisce Provedel e di fatto finisce il sogno biancoceleste. VOTO 5 SCIUPONE
KANE: Fa quello che non gli era riuscito a Roma. Sotto porta è un cecchino, due gol di rapina da bomber vissuto, vince il duello con Immobile e trascina il Bayern ai quarti. VOTO 7.5 SCARPA D’ORO
MÜLLER: È da quasi 15 anni il cuore e l’anima di questo Bayern. Decide che i tedeschi devono andare ai quarti, dà il via al vantaggio e segna il raddoppio. Sipario. VOTO 8 ETERNO
MUSIALA: Dal vecchio volpone al guascone che incanta. Vale da solo il prezzo del biglietto, sarà una delle stelle più lucenti del calcio mondiale per i prossimi dieci anni. VOTO 7 SOGNA RAGAZZO SOGNA
GORETZKA: Fa tre ruoli. Fa il terzo centrale di sinistra in fase di impostazione bassa, la mezzala in fase offensiva e il mediano puro in fase difensiva VOTO 7 TUTTOCAMPISTA
KIMMICH: Torna a destra e fa la differenza ancor più che al centro. È il regista del Bayern anche da terzino, spinge per 90 minuti senza fermarsi un secondo. Qualità, quantità e duttilità. Top player assoluto. VOTO 7.5 RITORNO ALLE ORIGINI