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Donati (Legnago): “Fino alla trequarti si fa quel che dico io, poi sta alla bravura dei ragazzi. Vogliamo giocarci i Play-Off”
13 mar 2024 18:29Calcio
© foto di Federico Gaetano

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’allenatore del Legnago Massimo Donati.

Terzo allenatore per il Bari. Ora nemmeno Iachini sta rimettendo in carreggiata la squadra…
“Rientrare in corsa non è mai semplice. Prima devi capire bene caratteristiche e intesa dei giocatori in rosa. Ci sono mille variabili da conoscere”.

Come ha cambiato e ricambiato il suo Legnago quest'anno?
“L’impostazione della mia squadra era 4-2-3-1 vincendo la D. Quest’anno siamo partiti col 4-3-1-2 e non è stato facile. I giocatori sono stati bravi nel credere nel lavoro e nel progetto. Contano tantissimo voglia, determinazione e il sentirsi a proprio agio in una categoria che hanno capito di poter abitare senza patemi ”.

I numeri parlano da soli, soprattutto in questa seconda parte di stagione…
“Siamo spesso giudicati dai risultati, ma sono contento della crescita che vedo di giorno in giorno nei ragazzi. Un allenatore è contento quando riesce a moltiplicare per tutti i giocatori della rosa questi fattori. Mancano 7 partite alla fine e i ragazzi - come me - vogliono spingere fino in fondo”.

I Play-Off sono l’obiettivo?
“Sarei un bugiardo a dire di no. Oramai siamo lì e dato ci siamo ci proveremo sicuramente”.

Qual è la squadra che l’ha sorpresa di più nel suo girone A?
“Il Mantova è facile da dire, perché hanno un’organizzazione importante. I concetti di gioco di Possanzini sono belli ed interessanti. L’Atalanta Under23, squadra molto giovane… corrono da morire. Non mi aspettavo da subito che fossero così competitivi in C”.

Nota una crescita nell’attenzione verso i giovani?
“Io amo lavorare con i giovani. Apprendono più velocemente e spesso hanno tantissima voglia di imporsi. A volte questa gran voglia va a sopperire a qualche lacuna tecnica o tattica. Non per tutti è così. Ieri sera guardavo Barcellona-Napoli e c’era un diciassettenne a marcare bene Osimhen. Essere giovane non vuol dire non essere pronto. Le solite cose che si dicono sempre, insomma. Penso una cosa: fino alla trequarti si fa quel che dico io, dalla trequarti in su hanno dei miei consigli, ma il guizzo giusto e il movimento devono trovarlo loro da soli”.

Il Mantova ha preso il volo verso la B?
“Il campionato non è chiuso, perché tutto può succedere, ma hanno veramente un gran vantaggio. Meritatissimo peraltro, come dicevo prima”.

L’Hellas Verona ha cambiato tantissimo e sembra aver trovato la quadra: se l’aspettava?
“Giuro che quando hanno fatto quelle operazioni di mercato ho pensato che fosse una cosa positiva. Hanno preso gente affamata, che corre come matti, che forse sono meno bravi sulla carta dei giocatori che sono andati via. Vogliono battagliare, i risultati si stanno vedendo. Per l’Hellas non è fatta, ma hanno fatto un cambiamento importante. Sembrava si dovesse trattare di una smobilitazione, invece hanno fatto bene, per ora”.

Sul Palermo?
“Campionato a fasi alterne. Hanno fatto bei momenti, poi hanno alternato delle pause. Se vuoi vincere serve più continuità. Ai Play-Off potranno giocarsi la promozione in Serie A”.

Alessandro Sticozzi