A TMW Radio, durante A Tutta C, è stato ospite Antonio Di Battista, direttore tecnico del Rimini.
Si sente maggiormente in linea con i programmi rispetto allo scorso anno? E' soddisfatto di quanto fatto finora?
"Sicuramente meglio, lo scorso anno c'era necessità di ringiovanire la squadra e c'erano da fare diverse uscite e non avevamo tanto tempo per gli innesti. Invece quest'anno abbiamo agito meglio, abbiamo una buona base per affrontare tutti gli impegni. Lo scorso anno eravamo ancora un cantiere aperto a questo punto".
E' arrivato De Vitis. Cosa manca ancora in rosa?
"Con De Vitis abbiamo messo esperienza, personalità, è un giocatore che potrà darci tanto. E' un elemento duttile da cui ci aspettiamo tanto. Detto questo, serve pazienza per capire cosa offre il mercato. Ci sono delle opportunità per migliorare l'organico ma il grosso è stato fatto".
Dove agire? Ha già le idee?
"Per me bisogna guardare in tutti i reparti ma dipende da come evolve il mercato e dalle opportunità che si presentano. Chi fa bene vuole andare in B e poi c'è un ricambio continuo. Dobbiamo capire quale sarà l'opportunità migliore".
Si aspetta qualcosa di più dai tifosi? La campagna abbonamenti forse non va così veloce come ci si aspettava:
"Ritengo che uno scossone possa venire anche da buone prestazioni prima. Se i nostri ragazzi fanno bene le prime partite ufficiali, tanti andranno a fare l'abbonamento".
Falbo ha detto che lo hanno colpito il progetto e le sue parole sul progetto del centro sportivo e lo stadio:
"Quando siamo arrivati abbiamo pensato subito che bisogna strutturarsi come società se si vogliono ottenere risultati. Vogliamo dare una casa ai nostri ragazzi, un centro sportivo nuovo e uno stadio. Siamo indietro in Italia rispetto a tanti altri Paesi sotto questo aspetto ma dobbiamo essere noi a convincere i tifosi ad andare allo stadio, con le prestazioni e con strutture di livello. Come risultati speriamo di fare meglio rispetto allo scorso anno".
Tanti giovani in gruppo:
"Quando hai in organico giocatori di 23-24 anni puoi pensare di fare un discorso legato a guardare a lungo termine. Se esplodono poi certi giocatori come Lamesta, arrivano le richieste e lo sappiamo. Abbiamo provato a trattenerlo offrendo un contratto importante ma lui voleva andare via. Così come Morra. Cerchiamo di rimpiazzarli con giovani di talento e motivati".
Cosa porta il progetto U23 alla Serie C?
"Sono sempre stato favorevole, sicuramente per i giovani giocare in una squadra come Juve, Atalanta e Milan è uno step importante per arrivare alla prima squadra. Con la Primavera c'è ancora una differenza importante. Io toglierei anche quegli over che ci sono, per dare più opportunità ai ragazzi".