La Juventus, l’Inter e le tante polemiche. Da sempre il Derby d'Italia è così. Una sfida che rimane la più bella e tesa della Serie A, che ha regalato quasi sempre grandi emozioni. Come il 10 giugno 1961, passato alla storia per l’ultima partita di Giampiero Boniperti, per l’esordio - con tanto di gol - di Sandro Mazzola e per la decisione dei nerazzurri di schierare la formazione Primavera. Una vittoria clamorosa per 9-1 ma che diede il via a polemiche a non finire.
Nella top-5 dei Juventus-Inter come dimenticare poi la sfida del 1963, l'anno dell'ottavo scudetto della storia nerazzurra. In quel campionato il Biscione fu ospite della Juventus alla quartultima giornata, il 28 aprile, e vinse grazie a Sandro Mazzola. L’Inter conquisterà il tricolore proprio davanti ai bianconeri, per uno dei trionfi più bello della sua storia.
Anche due anni più tardi il Derby d’Italia andò in scena alla quartultima giornata: il 16 maggio 1965 il Biscione si presentò nella Torino bianconera seconda in classifica, a un punto dal Milan capolista. I rossoneri persero al Meazza con la Roma, l’Inter invece vinse 2-0 grazie a Luisito Suarez e Sergio Gori, lanciandosi così verso il nono scudetto.
Particolare la partita nella stagione 1982-’83, quando la vittoria a Torino venne assegnata a tavolino all’Inter: colpa di due mattoni che ruppero i vetri del pullman dell’Inter fuori dallo stadio, con Gianpiero Marini che rimase contuso. Sul campo era finita 3-3, con Roberto Bettega all’ultima rete in bianconero e Lele Oriali all'ultimo gol con la casacca della Beneamata.
E poi il derby delle polemiche per eccellenza, quello del 26 aprile 1998, con il rigore non concesso all’Inter per il fallo di Iuliano su Ronaldo e il successivo penalty poi assegnato alla Juventus e sbagliato da Del Piero, che però decise il match con la rete al 21'.