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De Paola: “Spalletti ha sbagliato, ma rimane l’allenatore giusto per la Juventus. Conte? È stato incredibile”
08 dic 2025 11:43Calcio
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Il direttore Paolo De Paola è intervenuto a Tmw Radio nel settimanale appuntamento con l'Editoriale.

Che fotografia fai della Juventus dopo la sconfitta di ieri al Maradona?
"Probabilmente Spalletti ha voluto mostrare alla società il valore della propria rosa, dimostrando la pochezza degli ultimi acquisti. Ad ogni modo il tecnico toscano ha avuto un'occasione per fare un passo in avanti contro un Napoli decimato. Invece ha rivoluzionato la squadra, pensando di non dare punti di riferimento ad Antonio Conte. Gli azzurri però sono una squadra camaleontica, che ora fa paura a tutti con l'attacco Lang, Hojlund e Neres. Beh, di fronte a costoro Spalletti sulla sinistra si è presentato con Cabal e Koopmeiners, che infatti sono stati fatti a fette dal solo Neres. Doveva rendersi conto dell'inadeguatezza della situazione ben prima della fine del primo tempo; Cabal doveva essere sostituito al ventesimo.
Ad ogni modo continuo a ribadire come i giocatori della Juventus non siano scarsi in assoluto, ma che bensì si sentono arrivati solo perché vestono la maglia della Juventus. Probabilmente anche lo stesso Yildiz in questo momento non giocherebbe un minuto nell'atacco dell'Inter. Inoltre, sempre a livello tattico, perché non mettere Miretti dall'inizio, che è un giocatore ordinato? In gestione invece la squadra ha perso una marea di palloni con passaggi sbagliati. L'unica azione degna di nota è stata quella del gol, ma è troppo poco. Questa Juventus così non può arrivare neanche in Champions League".

Spalletti è l'uomo giusto per la Juventus?
"Nonostante tutto l'allenatore giusto per risollevare la Juventus rimane Spalletti, ma questa squadra ha bisogno di un impianto solido a livello societario. Con tutto il rispetto non si può passare da un presidente appassionato come Andrea Agnelli a Comolli. La Juventus ha sempre avuto in dna italiano, specialmente in difesa. Oggi la difesa della squadra invece cos'è? Anche il centrocampo poi non regge il confronto con molti reparti mediani d'Italia, per non parlare di un attacco che non incide con David e Openda. Persino Yildiz deve ancora crescere, perché al momento non è nulla. Ha immense qualità, che però ancora non si sono viste in questo ambiente confusionario. Chiudo però ribadendo che l'unico che può cambiare le cose è Spalletti, ma dev'essere accompagnato a livello societario da chi conosce di calcio e da chi si affida solo in un secondo momento all'algoritmo".

Il Napoli invece era partito con l'idea di giocare un calcio più qualitativo, mentre ora è tornato a vincere giocando d'intensità.
"Conte ha visto chiaramente che c'erano difficolta fisiche e di amalgama nell'organico. Dopo Bologna invece ha fatto un casino tale per cui ha rivoltato la squadra, ridando benzina a tutti, Lang e Neres in primis. Poche volte ho visto un allenatore cambiare così rapidamente e lui in questo è stato incredibile. La partita con la Juventus è stata vinta grazie proprio ai recuperati esterni offensivi e ad Hojlund, che già era finito nel mirino della critica. Conte ha riportato il sorriso ed il sereno, merita solo applausi".

Che immagine è stata quella del ritorno di Immobile all'Olimpico, ignorato dalla società biancoceleste?
"Intanto lasciatemi dire che in generale non mi sono piaciuti i fischi per Spalletti, così come non mi sono piaciuti i sassi contro il pullman della Juventus. Per la Lazio invece penso che in questo momento sia quasi pericoloso contestare Lotito, il quale tende ad infastidirsi subito. De Laurentiis ha dimostrato che si può fare calcio anche guadagnandoci, ma senza trascurare il risultati sportivi. Se ad un ambiente non dai da coltivare il sogno di un obiettivo finisci per creare il disamore e la disaffezione e tutto ciò purtroppo va imputato proprio a Lotito".

Redazione TMW Radio