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De Paola: “Spalletti ha cambiato la nazionale. Scommesse? La ludopatia è una cosa seria”
16 ott 2023 11:32Calcio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:

 

Cosa pensa del caso scommesse che tiene banco da giorni?

“Comincio col dire che le fonti devono essere selezionate, non si può dare credito a un pluripregiudicato che sta guadagnando con tutto questo. Vogliamo spiare dal buco senza poi certezze delle fonti. Ci lamentiamo del paese, però ci piace la notizia scandalosa e il personaggio poco attendibile. Stiamo scherzando? Dobbiamo analizzare quello che siamo come popolo, non se sia criticabile o meno la stampa. C’è parzialità e c’è la voglia di guardare sempre allo scandalo, questo è un atteggiamento completamente sbagliato. Va considerato anche l’aspetto umano, si parla facilmente di ludopatia, ma stiamo scherzando? È una patologia seria che va certificata, fortunatamente ora con le verifiche giornalistiche se ne sta parlando in maniera giusta. Questa è una bolla colossale, dal punto di vista penale il massimo può portare a delle multe. La giustizia sportiva permette di scommettere su tutti gli sport, tranne che sul calcio.”

 

Il tema della ludopatia come va analizzato?

“Dò un dato che ci aiuta a capire. Un professore della Bocconi di Milano ha fornito il numero di scommettitori, ovvero 21 milioni di italiani. Di questi 4.4 milioni scommettono su piattaforme clandestine. Ha ancora senso il decreto dignità del 2018? Se in qualche modo non puoi fare pubblicità e li poni al bando, li poni sullo stesso piano dei siti illegali. Cerchiamo di fare chiarezza e di esporre quello che c’è da esporre, cercando di bandire soprattutto i siti illegali. Finiamola con questo divieto, chiariamo che può far male alla salute come le sigarette, ma non bisogna mettere sullo stesso piano siti legali e illegali. La ludopatia riguarda una ristretta cerchia di persone, accentuata dalla pandemia. Cerchiamo di essere lucidi, anche quando si parla di calcio perché si parla di bambini viziati, di bimbetti e di partite truccate. Non dobbiamo mai esagerare.”

 

Si parla già di pene esemplari, cosa si aspetta dalla Procura Federale?

“Noi giudichiamo senza sapere la dimensione di un fenomeno, senza sapere le cose. Dipende da caso a caso, anche io credo che bisogna essere duri e decisi. Io sono il primo a dire che non voglio essere preso in giro sulle partite che commento, però bisogna prima vedere che dimensioni ha questo fenomeno. Non bisogna sempre essere pronti a giudicare i protagonisti, dove ci sono delle colpe però bisogna essere decisi nell’affrontare la situazione.”

 

Come giudica la nazionale di Spalletti?

“Spalletti ha cambiato il volto di questa nazionale, che vuol dire entrare nella testa dei giocatori. Per far questo può bastare una partita, Spalletti lo ha dimostrato e fa giocare la nazionale in una certa maniera. Si tratta di far condividere ai calciatori le proprie idee, poi i calciatori le vedono verificarsi in campo e cresce la stima. Se i giocatori hanno questo atteggiamento e questa fiducia, tutte le cose allora si possono verificare in poco tempo. In questa nazionale manca ancora il giocatore più importante, specialmente in attacco, ovvero Federico Chiesa. Spalletti chiede la superiorità numerica e Chiesa in questo è perfetto. Malta può essere discutibile come avversario, ma si sono viste cose che vanno oltre il valore dell’avversario. Domani con l’Inghilterra si misureranno tutte queste considerazioni.”

TMWRADIO Redazione