A dire la sua su Ucraina-Italia a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore Paolo De Paola.
Ucraina-Italia: tutti erano scandalizzati per il rigore non dato agli ucraini:
"Ho colto anche io un sentimento anti-italiano, che cozza con quanto visto lì a Leverkusen dove c'erano tanti italiani. Ci sono tifosi del Napoli che ce l'hanno ancora con Spalletti e altri contro Gravina. Questo step-on-foot non viene calcolato in Europa e poi non c'è un fotogramma che lo conferma quel contatto tra Mudryk e Cristante. Sono vicini ma non c'è immagine del contatto. Per me non è rigore. In Italia lo hanno fischiato per Milan-Udinese e ci sono state contestazioni. Strumentalizzare lo sport per altri fini non ci sto. Non credo che Ceferin abbia condizionato gli arbitri, ma solo il sospetto anima queste voci".
Chi non le è piaciuto ieri?
"Chiesa gioca in un modo in Nazionale, in un altro alla Juventus. Scamacca mi ha deluso di più, perché siamo sempre alla ricerca del centravanti, in attesa di Immobile. Mi è piaciuto Chiesa, Raspadori, c'è un bel fiorire al suo fianco. Abbiamo dei giocatori di cui possiamo parlare come qualità, ma manca il centravanti vero".
Ha accennato il tema Chiesa:
"C'è un dialogo sotterraneo tra Chiesa e Allegri. Ho la sensazione che il dissapore sia iniziato quando Chiesa fece riferimento a Magnanelli e chi li allenava con gli schemi d'attacco. Nella Nazionale la posizione sua è quella di stare sulla linea laterale, per poi fare uno strappo e rientrare col destro. Alla Juve non lo fa con quella continuità e va chiarita questa cosa".