A TMW Radio, per l'Editoriale, è intervenuto il direttore Paolo De Paola.
Roma, tanto entusiasmo per Soulé. Può essere anche un entusiasmo controproducente?
"Tutto è in rapporto alle aspettative di una piazza. E' normale che un talento come lui faccia scaldare, ma Soulé non è Ronaldo e tutto questo entusiasmo è perché attorno al progetto di De Rossi e agli acquisti c'è curiosità. E' una squadra giovane, se Soulé è il più famoso vuol dire che si va sulle uova, con molta attenzione per capire quello che farà. L'entusiasmo lo porta solo De Rossi, è lui che innesca le fantasie sui calciatori".
Potrebbe arrivare oggi Dovbyk. Un mercato che come valuta?
"La Roma può essere la sorpresa, ma si è liberata di tanti giocatori. Ci sono tante incognite, io ci andrei cauto per il momento. Può essere una sorpresa in positivo ma anche in negativo. Dopo tanti quinti e sesti posti la Roma avrebbe bisogno di un salto di qualità e per il momento è un'ennesima scommessa".
Quale il limite della Roma degli ultimi anni?
"La Roma è stata mal consigliata. E' una Roma che con i Friedkin ha cercato soprattutto la spettacolarizzazione degli acquisti ma non un progetto ampio che coinvolgesse il futuro della squadra. Gli acquisti dei big hanno distolto l'attenzione, quasi per distrarre la piazza. Mi sembra che la Roma abbia adottato una politica vecchia e che può essere cambiata ora nel nome di un allenatore giovane, graditissimo alla piazza, che ha la capacità di incidere nel cambiamento della squadra".
Sorprendente il primo ko della Juve, così come la reazione feroce di parte dei tifosi:
"Io ho scritto sui social proprio contro certi tifosi che inneggiano di nuovo Allegri. E' inutile che la gente si metta sulla sponda del fiume ad aspettare. E' stata necessaria una rivoluzione della Juve, perché si era creato uno spogliatoio insano. Calmi nello sparare sentenze. Perché stare lì col fucile puntato sui propri giocatori, in attesa che falliscano. E' controproducente".
Una società che comunque sul mercato si è mossa molto bene, in entrata e in uscita:
"Sì. Giuntoli è stato molto chiaro, la situazione finanziaria ed economica trovata alla Juve era veramente molto difficile. Senza dare colpe e responsabilità a qualcuno, però se devi risanare la situazione e nello stesso tempo non tradire la missione sportiva del club, la Juve lo sta facendo. Giuntoli non è stato mai fermo. I tifosi non possono giudicare ora la squadra, se lo fanno è perché sono in malafede. Il giudizio negativo su una amichevole con tanti ragazzini non può essere dato".
Il Milan accelera sul mercato:
"A me sembra che abbia cambiato rotta il Milan, Fonseca si sta facendo apprezzare dai suoi giocatori. C'è una rivalutazione di qualche giocatore, a partire da Saelemaekers, Colombo è molto interessante, arriverà Pavlovic, c'è già Morata, ma sarà importante agire sulla difesa visto cosa è successo lo scorso anno. Occhio però a non sopravvalutare anche le amichevoli, non si esageri con l'entusiasmo dopo la vittoria contro il City, che è poco indicativa".
Napoli, ultima amichevole ok. Si è rivisto Kvaratskhelia, mentre fuori ormai Osimhen che aspetta solo di essere venduto:
"Conte lavora sulla testa e sulla fisicità di ogni singolo giocatore. Gli errori dello scorso anno ancora si vedono in questa stagione. L'impegno di Conte è mastodontico, deve porre rimedio ad aspetti psicologici anche riguardo Osimhen. Oggi tutti sanno che è sul mercato, per questo sarà difficile venderlo alle sue condizioni, perché non puoi tenerlo con quello stipendio in squadra. E' stata gestita male anche questa vicenda, se poi te lo ritrovi dentro Conte sarebbe contento, ma poi come gestiresti il gruppo visto il suo stipendio. Molti potrebbero avere il mal di pancia".