Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:
Come giudica le parole di oggi di Mourinho?
“È un atteggiamento che ha sempre avuto, solitamente in passato era meno arrogante, con la Roma dove dice di star benissimo non manca però occasione per criticare i tempi del mercato e la qualità degli acquisti. Eppure la qualità c’è, con Aouar e N’Dicka che daranno sicuramente una mano, sinceramente non capisco. Anche la conferma di Dybala è importante, la qualità ora è arrivata. Cosa vuole quindi realmente Mourinho? Vuole essere il solito capopopolo, consapevole della spinta fortissima della tifoseria che c’è alle sue spalle. È il terzo anno di Mourinho, sicuramente ha fatto bene a livello internazionale e questo va riconosciuto. Una Conference e una finale di Europa League che fanno da contraltare a un cammino altalenante in campionato. Non credo che la Roma possa essere candidata allo Scudetto, ma con gli acquisti giusti può essere quantomeno competitiva.”
La Lazio riparte dal secondo posto, senza Milinkovic ma sta inserendo acquisti. Cosa dobbiamo aspettarci da Sarri?
“I tempi dovevano essere più rapidi sul mercato in casa Lazio, ma i tempi li stabilisce sempre Lotito, lui non ama fare in fretta e essere pressato. Questo ha mandato su tutte le furie Sarri, che è stato il vincitore dello scontro con Tare, nonostante Tare abbia dato tantissimo alla Lazio. Con la partenza di Milinkovic si perde tantissimo, Kamada può tamponare ma qualcosa ancora manca. Isaksen è un ottimo acquisto, manca però quell’esperienza in più a centrocampo che poteva essere individuata in Zielinski.”
Allegri si gioca tutto in questa stagione?
“Oggi sono rimasto sorpreso da alcune rivelazioni lette, io non sono mai stato tenero verso Allegri ma vedo un atteggiamento fortemente critico nei suoi confronti. Un allenatore che comunque la società ha imposto a tutti, anche ai tifosi. Mi sembra di vedere quasi una campagna negativa nei confronti dell’allenatore, costretto ora a vincere lo Scudetto. È chiaro che uscendo dall’Europa la Juve abbia il dovere di puntare allo Scudetto, tutto ruota intorno al desiderio esplicito di Allegri per Lukaku e ai danni di Vlahovic. La società praticamente sta accontentando Allegri come lo scorso anno per Di Maria e Pogba, lo accontentano su Lukaku ma se fallisce ci sarebbero già pronti Conte e Tudor. È chiaro che in questo momento ci sia molto scetticismo sulla figura di Allegri.”