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De Paola: “Il Milan si è rinforzato, ma per lo Scudetto il distacco con l’Inter è enorme”
12 ago 2024 13:26Calcio

Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:

 

Che Olimpiadi sono state?

“Personalmente le peggiori Olimpiadi mai viste, sono state le Olimpiadi del narcisismo con i social che mettono in mostra l’ego dei protagonisti. Dalla pessima cerimonia d’apertura, fare una battaglia dei generi contro una religione non l’avevo mai vista. Mi è scaduta anche con le proteste del settebello, i verdetti si accettano. C’è stato sicuramente l’errore arbitrale, ma si poteva assolutamente recuperare. Le proteste per la scherma, ci può stare tutto il contrario di tutto. Le proteste per gli incontri di pugilato, la campionessa olimpica si diceva che non fosse molto forte. Ha invece vinto, per me prima dell’inclusione viene la lealtà sportiva e c’è una legge scritta dello sport dove una donna non può affrontare un intersex. Se la natura ti ha dato determinate cose un eccesso di testosterone nella normalità dello sport viene definito doping. Le polemiche sulla Senna, un villaggio olimpico scadente. Poi abbiamo vinto 40 medaglia come a Tokyo vincendo però più ori e più argenti. È un bilancio tutto sommato negativo, noi italiani assorbiti dall’enfasi dei social seguiamo il tifo in base alle prese di posizione, dimenticandoci l’orgoglio italiano. Non sono state Olimpiadi trascinanti, bisognava portare avanti le tesi su Sinner, sulla Khalif e si è persa di vista la cosa principale, ovvero lo sport”. 

 

E come giudica le tante polemiche anche su Tamberi?

“Quella è l’esaltazione dei selfie e della propria persona. Si è esagerato con le critiche verso questo ragazzo, che ha vinto tutto. Nello sport però può capitare di perdere, ha avuto un malanno e può succedere. Cosa devono dire allora gli atleti che non riescono mai a vincere? Lui ha una carriera enorme alle spalle e si rifarà al più presto, basta però l’esaltazione del personaggio che viene prima di tutto il resto. Basta con tutto questo protagonismo. Sui social si tira ogni argomento fino all’estremo e così lo strappi, esageri in un verso o nell’altro. Per Sinner le critiche, per Tamberi il contrario. Ci sono momenti dello sport da commentare, ma non le tesi su Sinner che pensa a interessi personali e quindi non è italiano o Tamberi che lo fa apposta”. 

 

Thiago Motta sta accettando tutto in attesa dei colpi di mercato?

“Si può fare il paragone Conte-Motta. Conte ha fatto una signora protesta, mentre Motta non parla. C’è qualcosa da rivedere in difesa, Cabal sembra un pesce fuor d’acqua. Mi piace una Juve dai piedi buoni, per me Nico Gonzalez è un giocatore esaltante che dà una spinta importante, così come Koopmeiners ma Motta deve lavorare molto sulla linea difensiva. Voglio capire se arriveranno altri rinforzi in difesa, non ci sono alternative al centro e bisognerà fare qualcosa. Su Rugani ho rivisto le mie idee, lo ritenevo un giocatore pauroso ma senza offesa. Gli mancava personalità, prima veniva criticato perché faceva pochi falli, poi una marea di rigori ma ora ha trovato un assestamento pulito, non solo il compitino. Potrebbe far comodo un giocatore del genere, non nelle battaglie ma può essere un aiuto. Ho paura che la Juve abbia una mentalità opposta rispetto a quello di Motta, ovvero una difesa impaurita nel salire e se la linea non rimarrà alta la squadra sarà sfilacciata. Serve compattezza, la darà sicuramente il centrocampo ma la linea deve alzarsi. Non ci sono giocatori lenti come Bonucci, perche questa paura nel salire?”.

 

Una riflessione anche su Vlahovic.

“Auguro a Motta di scuotere questo ragazzo togliendogli questa eccessiva adrenalina che aveva lo scorso anno. Deve ritrovare le sue sicurezze e la sua tranquillità ma deve farlo in un ambito accettabile. Non deve fare tutto da solo, ora ha un allenatore che non gli chiede questo. Deve ritrovare i tempi giusti per fraseggiare con il resto della squadra. Escludendo il primo anno, è entrato in un loop di insicurezza che hanno coinvolto il dinamismo e la testa del ragazzo. Per me non è solo colpa di Vlahovic”.

 

Conte ha suonato il campanello d’allarme.

“Ha tirato le orecchie alla società. Conte non sapeva questo quando è arrivato? Evidentemente gli accordi con la società sul mercato non sono confermati, vogliamo parlare della questione Osimhen-Lukaku? Vogliamo parlare della questione Kvara? Vogliamo parlare del sostituto di Zielinski? Mancano sicuramente dei giocatori, poi bisogna anche aspettare l’inserimento di Buongiorno. Conte parla di cose oggettive, ma cosa non ha ancora detto e non ha ancora chiarito? Ai tifosi del Napoli dico che Conte va preso così. Litigò con la Juve e con Marotta dicendo che non poteva entrare in un ristorante da 100 euro con dieci euro, poi con Marotta ha vinto all’Inter. Anche con De Laurentiis fa le sue sfuriate, quello che ha detto è pesante. È anche vero che nel bene e nel male Conte ha delle dimenticanze, lui ha detto di essere un manager e deve prendersi la responsabilità anche di gestire queste situazioni difficili”. 

 

Non è stata un’Inter esaltante, ma parte ancora da favorita? 

“Parte due piste avanti a tutti, ha ancora rinforzato il centrocampo e forse rischia addirittura di avere troppi giocatori. Chi rinuncerà alla titolarità con l’arrivo di Zielinski? L’attacco non è male con Taremi, toglierà il posto a Thuram? Vediamo. C’è starà poi la scelta intelligente di Martinez in porta. Ha una struttura consolidata e si è rinforzata come fosse un mosaico, togli un tassello e ne inserisci uno ancora più forte”.

 

Il Milan può stare in lotta per il titolo?

“Certo che può stare in lotta. Pavlovic a me non dispiace, è un ottimo giocatore come Emerson Royal. Morata non lo scopriamo oggi, poi è chiaro che bisognerà vedere come reagirà alla questione familiare. Gli auguriamo ogni bene a prescindere. Il Milan finora si è rinforzato in un organico che ha grandissima qualità ma non riusciva a garantire la copertura difensiva di cui aveva bisogno. Per lo Scudetto il distacco da colmare con l’Inter è enorme, bisogna recuperare una trentina di gol e vedremo se ci riuscirà. È una squadra che sta piacendo, qualche segnale di cambiamento si sta vedendo”.

 

Come stanno lavorando le due romane?

“La Roma ha un progetto giovane, di qualità e con gli arrivi di Le Fee, Soule e Dovbyk ha messo qualità. È una squadra che ha una certa solidità difensiva con Ndicka e Mancini e ha tante novità davanti su cui ragionare. Dybala non si sente sicuro del posto? Vediamo perché intorno a Dybala c’è un discorso di conservazione del campione per una questione fisica. Deve capire che pur credendo in lui, ha questo limite caratteriale legato alla fiducia che deve sentire. Non credo che De Rossi non abbia attenzione per Dybala, ma deve preservarne le gambe. La Lazio sta andando di conserva, ha fatto un mercato in sordina ma tra chi è arrivato e chi arriverà come Dia che è dimenticato perché aveva fatto 16 gol due anni fa può far bene. Il problema è legato al disamore che crea la proprietà, questa è la differenza tra le due romane. I Friedkin si sono aperti a un salto di qualità per andare oltre il sesto posto, la Lazio invece mi sembra bloccata a questa condizione cercando anche colpi a basse risorse. Ha preso un buonissimo allenatore, questa è sempre stata la forza della Lazio come anche Inzaghi e Sarri, con quest’ultimo che ha visto i limiti che ci sono per fare questo salto di qualità”.

 

Atalanta-Real Madrid sulla carta è un’impresa impossibile?

“Retegui tamponerà l’assenza di Scamacca, io guardo sempre con grande interesse Gasperini. È arrivata anche la vittoria, è un allenatore che va solo esaltato. È difficile dopo tanti anni tenere sempre alta la motivazione, cambiano i giocatori e te riesci ad adattarti. Gasperini è un fenomeno, magari non sarà adatto a una grande ma ha trovato la dimensione a Bergamo e mi aspetto anche qualche sorpresa in questa Supercoppa”.

Redazione TMW Radio