A intervenire in diretta a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato il direttore Paolo De Paola.
Il maggiore potere alla Lega con l'emendamento Mulé come lo vede?
"E' un'autonomia verso al quale aspiravano i club per avere un potere presso il Governo, che può apportare cambiamenti. Al momento viene esautorata la FIGC come referente. La Federazione non sovrintende più il calcio italiano ma tutti i club hanno la facoltà di fare e disfare. Per me bisogna capire dove porta questa cosa. E' una guerra a FIFA e UEFA, che minacciano l'esclusione dalle coppe e da Euro 2032 per questa invadenza del potere politico. Hanno più autonomia decisionale i club così, ma non si metteranno mai d'accordo, viste le divisioni. Non cambierà nulla alla fine".
Cambia qualcosa sul voto del presidente FIGC che arriverà tra pochi mesi?
"La sostanza è togliere maggior potere al presidente Federale, che ha la sua base elettiva tra i dilettanti. Però è da sempre che è così. Se vogliamo dare più autonomia e visibilità alla Serie A come la Premier, serve cambiare qualcosa e dare maggior potere alla Serie A. Ma è una rivoluzione che porterà parecchi feriti sul campo".
Il Napoli è la squadra che può mettere più in difficoltà l'Inter nel prossimo campionato?
"Emerge un Milan ai margini a dire il vero. Nessuno considera i rossoneri. In effetti qualche perplessità ce l'ho. Il Milan è tutto da scoprire, dall'efficacia di Fonseca a quella di Ibrahimovic. Nelle altre non è così invece. Juve e Napoli le vedo più strutturate e mi danno più garanzie. Magari il Milan verrà fuori alla distanza ma ad oggi vedo più rinunce che altro".