ATALANTA-LAZIO 3-1 16’ Pasalic (A), 43’ rig. e 76’ De Ketelaere (A), 84’ rig. Immobile (L)
L’Atalanta domina la Lazio e mette in imbarazzo tutte le lacune della squadra di Sarri che ora è in crisi di gioco, ancor più che di risultati. La Dea vola in classifica, inizia a mettere distanza sulle rivali per il quarto posto e si sente sempre più da Champions. Gasperini ormai ha dato le chiavi del suo attacco a De Ketelaere, inarrestabile per tutta la partita e completamente un altro giocatore rispetto al fantasma visto al Milan un anno fa. La Lazio dal canto suo non segna più, ma soprattutto non crea più nulla. La partita dei biancocelesti finisce dopo 30 secondi sull’uscita bassa di Carnesecchi che anticipa Anderson nell’unica situazione pericolosa creata dai capitolini. Tra l’Inter in Supercoppa e i due scontri diretti con Napoli e Atalanta la squadra di Sarri ha collezionato due soli tiri in porta in 270 minuti, uno dei quali su rigore oggi con Immobile. Numeri che certificano le enormi difficoltà offensive di una squadra che solo un gol in più dell’Udinese 16esima e ben sette in meno del Frosinone 14esimo. Di seguito le pagelle di Atalanta-Lazio:
DE KETELAERE: Lucido ad attaccare sempre le spalle dei terzini biancocelesti, nell’uno contro uno è straripante e dal dischetto è glaciale. Il 3-0 è l’emblema della condizione fisica e mentale del belga. Voto 8 TRASFORMATO
PASALIC: La mossa a sorpresa di Gasperini stappa la partita dopo 15 minuti con una perfetta girata sulla sponda di Scalvini. Voto: 7 DECISIVO
SCALVINI: Sempre pronto ad anticipare gli avversari, si inserisce con personalità anche in area di rigore. Perfetta la sponda per il vantaggio di Pasalic. Voto 7 PADRONE DELLA PARTITA
HOLM: L’unico della Dea a non iniziare la partita al meglio, Felipe Anderson gli attacca le spalle e punta la porta. Da quel momento fa il compitino, sbagliando qualche tocco di troppo. Voto 5.5 IMPRECISO
MARUSIC: Un disastro come quasi tutta la sua stagione. Inspiegabile il braccio largo che regala il raddoppio alla Dea, gioca per demeriti dei suoi compagni più che per meriti suoi. Voto 4 AL PASSO D’ADDIO
LAZZARI: Perché Sarri non toglie mai Marusic? I primi 45 minuti di Lazzari sono la perfetta spiegazione. Sbaglia tutte le uscite su Ruggeri, si fa sempre attaccare le spalle da De Ketelaere e viene dominato fisicamente dai nerazzurri. Voto 4 MAI ALL’ALTEZZA
GILA: Come gli scalatori, quando si sale di quota l’aria diventa rarefatta lo spagnolo nei big match va in totale apnea. Dominato da De Ketelaere nel primo tempo, Sarri è costretto a toglierlo all’intervallo. Voto 4.5 IN AFFANNO
IMMOBILE: Entra nella più totale apatia biancoceleste, prova con un paio di spunti a creare qualcosa. Uno di questi provoca al rigore che lo porta a -1 dai 200 gol in Serie A. Voto 6 RITROVATO