Ospite di TMW Radio, durante Piazza Affari, è stato mister Luigi De Canio. Ecco le sue parole:
Napoli, domani col Braga basterebbe anche un ko di misura per passare:
"Sì, alla fine è ampiamente dentro, ma credo che sarebbe sbagliato se il Napoli pensasse in questo modo di passare. Sono le condizioni peggiori per gestire e vivere la partita. Se fosse possibile, il Napoli deve cercare di dimostrare la sua forza con una dimostrazione netta e perentoria".
Come vede il difficile ritorno di Mazzarri?
"Non vedo cambiamenti, anche perché sarebbe davvero impossibile. Mazzarri non ha più potuto allenare, visto che si gioca ogni tre giorni. Questo è ancora il Napoli degli anni scorsi, che aveva le alternanze di risultati. Oggi ha giocatori importanti che non hanno la condizione e lo spirito di qualche tempo fa. Un allenatore come Mazzarri non li può nemmeno allenare e non ha il tempo di incidere se non con le parole, per far ritrovare le motivazioni. Oggi è un'impresa titanica somigliare al Napoli dello scorso anno".
Mazzarri è arrivato come traghettatore:
"Anche questo è un grosso limite. E' una debolezza che va aggiunta alle varie difficoltà che non ti permettono di incidere. Per eventualmente voler cambiare, serve continuità. Altrimenti non ha senso. In tutte le grandi squadre vediamo che ci sono risultati quando c'è continuità nella gestione delle proprie idee. Non ricordo una grande squadra che si è modificata sul campo e ha avuto immediatamente successo. Deve essere molto bravo Mazzarri ora nella gestione del rapporto con i calciatori. Deve trovare il modo, visto che non glielo da la società, di farsi apprezzare e seguire. Questa è la vera sfida di Mazzarri, non cambiare modulo o altro. Un allenatore, come ha detto lui stesso, non può esssere del 4-3-3, ma si devono conoscere tutti gli schemi".
Le squadre del Centro-Sud faticano a rimanere sempre ad alti livelli e ad aprire dei cicli:
"Non è corretto da parte di ADL dire una cosa del genere, è autolesionismo puro. Perché quest'anno ha sbagliato lui e alla grande. Da quando si è insediato lui il Napoli ha ottenuto grossi risultati, ha avuto anche una costante dimensione internazionale. Però se oggi lui dice certe cose sull'impossibilità di vincere così tanto per molto tempo perché non riesce a ripetere il campionato dell'anno scorso dimostra di non aver capito i reali meriti delle persone che hanno lavorato con lui e pensa che sia tutto merito suo. Ma la realtà è che comunque in altre parti ci sono dirigenti che hanno esperienza in materia e una capacità di programmazione, da noi non succede. Forse un'analisi il presidente dovrebbe farsela".
Come mai segna poco il Napoli ora?
"Forse è un momento particolare e lo si sapeva. Quando si è deciso di cambiare allenatore, si sapeva che doveva affrontare partite così difficili. Non sono questi risultati negativi a dover allarmare, fa un po' specie che subito alla prima partita ci sia stato un bel risultato che ha un po' ingannato. I gol che non arrivano dimostrano che se non fosse dovuto rientrare per forza Osimhen, palesemente fuori condizione, magari il Napoli poteva fare qualcosa di più magari sfruttando Raspadori, che ha fatto vedere buone cose finora. Quando Osimhen è stato bene, lui ha giocato subito e ha fatto bene. Ma ora che non è al meglio si paga dazio, forse per accontetare il pubblico, la stampa".