Dopo una sconfitta si può ripartire ed essere più forti di prima. E' quello che è accaduto a Simone Inzaghi. Ad Istanbul il tecnico e l'Inter hanno visto e sfiorato la Champions, il trofeo più importante per un allenatore ed un club. Gli errori di Lukaku e compagni hanno impedito di prendere la coppa dalle grandi orecchio. Un brutto colpo, ma da quella notte è nato un grande allenatore e un forte gruppo pronto a riscattare la sconfitta. Via Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku gli uomoni troppo vicini ad un tempo ormai lontato e dentro Sommer, Acerbi, Frattesi, Pavard, Agusto e Thuram per dare vita al gruppo di Inzaghi. Gli uomini del tecnico pronti ad insegure il sogno chiamato scudetto. Un Inter nuova e diversa un mix di esperienza, gioventù e anche scommesse. Una squadra che secondo qualche presunto esperto non poteva andare oltre il quinto posto. Invece è nata una corazzata inarrestabile, guidata da un tecnico capace di plasmare la squadra con le sue idee e intuizioni. Il campionato è stato una marcia trionfale e alla 33esima giornata, davanti al Milan, è arrivato lo scudetto della stella. 27 vittorie, 5 pareggi, 1 sconfitta con 79Gf, 18GS e 86 punti. Un passo straordinario: + 6 rispetto al Napoli dello scorso anno in 33 partite e 26 punti in più rispetto al precedente campionato nerazzurro. Dalla sconfitta di Istanbul un cambiamento radicale e l'artefice ha un nome e cognome: Simone Inzaghi. Lui da quella caduta è diventato più forte e più credibile nel gruppo. Sì il gruppo ha capito che il mister li poteva portare a lottare anche contro la squadra più forte d'europa, nalla finale di Champions contro il City è arrivata una sconfitta che ha innalzato il livello mentale di tutti. Gran lavoro di Inzaghi, che con l'aiuto di Marotta, ha tagliato gli uomini legati al passato e ha inserito i nuovi giocaotri e da quel momento la squadra è diventata di Simone. A tutto questo si sono aggiunte le fondamentali intuizioni tecniche e tattiche di Inzaghi. Determinate la crescita del reparto difensivo. Sommer in porta è stato il portiere della sicurezza, la difesa è diventata impenetrabile, ma allo stesso tempo partecipativa al gioco con i terzini pronti a salire in fase offensiva fino a ribaltare la squadra con il capovolgimento delle posizioni. Terzini a centrocampo e centrocampisti in difesa: evoluzione totale. Davanti alla difesa ha piazzato Calhanoglu trasformandolo nel play più forte d'Europa. Abile costruttore, tiratore micidiale e interditore feroce all'occorrenza: la novità. Sulle corsie Dimarco è diventato Roberto Carlos e a centrocampo Barella e Mkhitaryan hanno portato qualità e quantità. In attacco la coppia d'oro ha sfondato le difese avversarie: micidiali Thuarm – Lautaro con 35 reti.
Thuram è stata la scoperta del campionato, il migliore straniero arrivato in questo torneo. Fondamentale nell'assistere il compagno di reparto con 7 assist e poi terribilmente applicato sia in fase difensiva che offensiva. Il secondo, ossia Lautaro, è stato il super bomber. Un crescita impressionante con Inzaghi che ha portato l'argentino a superare i precedenti record realizzativi in Serie A: 26 reti stagionali e 23 in campionato. Devastante, come tutte le punte centrali di Inzaghi chiedete a Ciro Immobile. Un scudetto costruito dal tecnico con un gioco totale, capace di unire difesa, attacco, concretezza e contropiede. La squadra più bella da vedere, più travolgente del Napoli di Spalletti e molto più forte dell'Inter di Conte. Un tecnico Simone Inzaghi, a differenza del suo predecessore, capace di accettare le esigenze societarie, valorizzare il materiale tecnico senza richieste e pretese folli. Uno scudetto vinto nel derby è storia che rimane per sempre.
Mister Inzaghi si prende la scena totale, questa Inter è il suo capolavoro tattico e tecnico, le cadute e le critiche del passato hanno fatto ancora più forte Simone ora apprezzato e monitorato anche dalla premier.. Marotta e l'Inter devono fare presto a blindare Inzaghi: l'uomo dello scudetto nerazzurro.
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Da Istanbul allo scudetto nel derby è storia, nel segno di Inzaghi
22 apr 2024 23:01Calcio
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Redazione TMW Radio