Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Calciomercato & Ritiri”, è intervenuto il giornalista di RadioUnoRai Manuel Codignoni.
Un inizio di calendario non semplicissimo per le milanesi, dicono in molti…
“Il calendario di solito favorisce le piccole all’inizio, che partono forte e rubano sempre punti, sfruttando anche i “cantieri aperti” che tante big potrebbero trovarsi in casa. Le grandi quest’anno hanno però bisogno di iniziare con gran passo e cadenza, per evitare di rimanere subito staccate dalla battistrada di turno, che lo scorso anno fu il Napoli”.
Che giudizio dai del calendario dello scorso anno, che fu il primo col girone di ritorno non asimmetrico?
“Tutto sommato il giudizio è positivo. Il calendario è stato più vivace e frizzante. Tutto è stato “anestetizzato” dalla super stagione del Napoli. Il calendario “miscelato” all’inglese non ha portato sfortuna a livello di coppe europee, dato che abbiamo portato un’italiana in tutte e tre le finali”.
Sembra incidere un po’ meno il fattore campo?
“La differenza le fanno le gambe, un po’ come nel ciclismo. Il fattore campo conta “il giusto” quando sei di fronte a una squadra in salute. Ci siamo persi tanti ragionamenti nella passata stagione perché al momento della conta dei fatti”.
Un punto sul Tour che oggi ha concluso la quinta tappa?
“Nel Tour di quest’anno abbiamo avuto la conferma di come la corsa e lo spettacolo li facciano gli atleti. Il Tour si è già acceso anche se non siamo già giunti alle tappe “leggendarie”. Vingegaard ha guadagnato 1’ su Pogacar e diventa lui il favorito. Oggi ha vinto Hindley, che quindi si candida a terminare la corsa a podio. L’altro vincitrice di giornata è Ciccone, che oggi è arrivato secondo al traguardo ed è terzo in classifica generale”.
Sarri dice “il calcio è un gioco, il ciclismo è uno sport”...
“Mettiamola così. Se una partita di calcio ad alti livelli viene rigiocata 10 volte, possono uscire 10 risultati diversi. Se un “tappone” di montagna lo corri per altre 10 volte, 9 volte riscontrerai lo stesso risultato. Nel calcio entrano moltissime variabili, il ciclismo ti dà indietro esattamente quel che hai dentro sotto il profilo della preparazione”.
Converrebbe puntare su giovani pronti come gli Under-22 per completare le rose fino a 25?
“Assolutamente sì, ma per una valanga di ragioni. I giovani pronti divengono pronti a forza di giocare. È evidente che il problema è principalmente nostro, dato che all’estero a 20 anni hanno già 100 e passa presenze. Il giovane esperto non si trova dentro l’uovo di Pasqua”.
Quale sarà la sorpresa della prossima stagione, come lo sono state Napoli e Lazio nella passata annata?
“Devo cospargermi il capo di cenere, dato che proprio a Tuttomercatoweb lo scorso anno avevo dato la Lazio come una delle possibili delusioni. Sorprese? L’Atalanta, che lo scorso anno ha finito il campionato in crescendo e che è pronta a tornare ad avere la continuità che le abbiamo riconosciuto nell’ultimo lustro. Era partita lo scorso anno con un clima strano, ma da subito ha marciato in maniera convincente”.
L’Inter ha già sostituito il talento e le qualità in campo di Brozovic?
“Ce lo dirà il campo. Su Asllani qualche dubbio sussiste ancora. Frattesi ha dimostrato di essere pronto, ma scendere in campo con l’Inter è qualcosa di diverso. Non so dirti se il talento di Brozovic”.
Velocista, passista e scalatore. Proviamo a trasporre delle figure ciclistiche sui giocatori della nostra Serie A…
“Il velocista Leao, il passista Locatelli, lo scalatore è Carlos Augusto”.
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Codignoni: “Calendario? Le big vorranno partire forte per non dover rincorrere”
05 lug 2023 18:08Calcio
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
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