TMW Radio
News
Cobolli Gigli: "Koopmeiners, sono tanti 60 mln. E la Juve non ha quei soldi da spendere"
09 ago 2024 18:00Calcio
© foto di Filippo Gabutti

L'ex presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli è stato ospite di TMW Radio durante Calciomercato e Ritiri.

Che ne pensa del comportamento di Koopmeiners?
"Sulla base di quello che ho letto, ormai siamo in una situazione stressata nel campionato italiano che induce a non rispettare più delle regole di comportamento che una volta si rispettavano di più. Mi sembra che anche parlando di Juventus che viva la stessa cosa con Chiesa. Ha proposto il prolungamento di contratto e lui ha chiesto un aumento come condizione per accettare questo. Certo, i giocatori hanno anche degli esempi del passato dove si sono pagate cifre allucinanti, vedi la scellerata operazione Ronaldo".

Troppo alta la valutazione di Koopmeiners? Si avvicinerebbe con lui la Juve all'Inter?
"Sicuramente è un giocatore che farebbe bene alla Juve. Devo dire che questo nome gira da almeno due mesi, i primi che hanno fatto questo nome sono stati i dirigenti dell'Atalanta, che hanno detto che è incedibile. Pare quasi però un'apertura. Di sicuro ci sono stati dei contatti tra le parti e la cosa è diventata sempre più attuale. La situazione si è aggravata in questa ultima settimana, con l'allenatore che ha detto cose giuste sulla situazione. Se vuole andare da un'altra parte, non gioca più con loro. Ma mi sembra tutto fatto per stringere la trattativa. Sono tanti soldi 60 mln, se il presidente dell'Atalanta riesce a venderlo a questa cifra fa un grande affare. Ma per me la Juve non ha quei soldi. Io so che erano stati messi a Giuntoli a disposizione 50 mln di euro. Alcuni esborsi ci sono stati, così come alcune vendite, però la Juve adesso è ancora in una situazione di sbilancio se non fa operazioni di recupero vendendo giocatori. Non so come faccia a comprare Koopmeiners rispettando l'input dato dai dirigenti delle cifre da rispettare. Sono sicuro che Giuntoli saprà vendere per diminuire il monte ingaggi e anche portare soldi nelle casse della Juve. Ricordiamoci che nelle ultime gestioni Agnelli ha perso 900 mln di euro e gli azioni le hanno ripianato tutte".

Come si comporterebbe con Chiesa ora?
"Cambiare pochi giocatori, perché è difficile ricostruire da zero. Sono convinto di Motta, i giocatori stanno gradualmente imparando la sua filosofia di calcio, ma il campionato inizia tra meno di 15 giorni e mancano ancora 3-4 giocatori importanti nel disegno che vuole fare la Juve. Ho visto che il padre è partito per Torino, credo avrà l'intenzione di stemperare un po' gli animi, magari per far rientrare la situazione. Che Chiesa abbia un carattere difficile, dovuto anche all'infortunio, ci sta, ritengo possibile però che possa rientrare nel contesto tattico di Motta. Alla Juve mancano delle ali e lui ci può rientrare. Non può chiedere però un aumento visto che questo non rientra nell'attuale situazione del club".

La Juve punta sui giovani e alcuni li utilizza per fare mercato. Che ne pensa?
"Riconosciamo alla Juve di aver fatto un ottimo lavoro coi ragazzi. Ha tirato fuori ragazzi in gamba, alcuni li ha usati Allegri per tamponare dei problemi e si sono comportati in maniera egregia. Ha creato valore così. Tutti però non possono essere messi in prima squadra. Mi dispiace per Soulé, che ha delle potenzialità ancora non espresse ma sono contento che sia rimasto Yildiz. Io ho sempre visto la cantera della Juve come un elemento che deve alimentare la società, e anche creare valore che permetta di fare degli acquisti con giocatori più maturi e arrivare a livelli tecnici importanti. Sono preoccupato perché vedo dei giocatori messi sul mercato per una questione anche di riduzione di budget, vedi il portiere polacco che rimane di livello ma ha uno stipendio alto. In questo senso sono convinto che la gestione degli anni precedenti sia sta sbagliata".

Daniele Petroselli