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Cittadella, Marchetti: "Ho cercato Lucca, ma non era sostenibile per noi"
13 ott 2021 19:56Calcio

Il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando dell'inizio di stagione del Cittadella: "Bilancio positivo perché stiamo esprimendo un ottimo gioco, sulla falsa riga degli anni precedenti, ma abbiamo lasciato qualche punto per ingenuità singole a Cremona e Benevento, facendo però ottime prestazioni".

Qual è stato l'ingaggio più alto garantito a un calciatore del Cittadella?

"Novanta mila euro".

Come ci si adatta ogni anno alle rivoluzioni del mercato?

"Quando un giocatore arriva e fa un campionato importante, ha richieste importanti e risulta difficile trattenerlo. Bisogna avere la capacità di venderlo e trovare giocatori che abbiano fame e voglia di rimettersi in discussione. La filosofia giusta è questa".

Quest'anno avete un attaccante che segna con continuità

"L'anno scorso con Okwonkwo ce la saremmo giocata di più, ma gli attaccanti dell'anno scorso lavoravano tanto per la squadra, pur rendendo meno nella fase realizzativa. Avere lo stoccatore che ti risolva le partite in bilico fa la differenza. Okwonkwo ha qualità importanti di tecnica e velocità".

Anche il lavoro di assistenza di Antenucci è importante. Com'è nata questa operazione?

"Aveva una nomea cattiva. Ho trovato un ragazzo spettacolare sul piano umano che è venuto con grande umità al Cittadella, rapportandosi bene al gruppo. È un giocatore che con questo atteggiamento è destinato a fare una carriera importante. Ha trovato un equilibrio e lo sta dimostrando in campo, sacrificandosi anche a livello difensivo. Nell'economia del nostro gioco è completo".

È stato su Lucca?

"Sì, ma per il CIttadella l'operazione Lucca non è sostenibile. Avevo parlato col suo procuratore questa estate, ma non mi entusiasmava l'operazione, mi piaceva tantissimo invece il giocatore. Sicuramente il Pisa farà una plusvalenza importante".

Lucca dimostra quanto talento ci sia in Serie C

"Bisogna capire se determinati giocatori possono stare nelle categorie superiori e avere la forza di aspettarli e migliorarli. I buoni giocatori sono dappertutto. Baldini sta facendo molto bene ed era andato a giocare a Fano in Serie C, nonostante avesse qualità. Se hanno talento prima o poi maturano".

Cosa pensa di Gorini?

"È stata una scelta naturale dopo che Venturato ha esternato la sua voglia di cambiare. Gorini ha fatto una grandissima esperienza acquisendo una metodologia di lavoro importante. Lavora in uno staff di veri fratelli, c'è una sintonia da famiglia".

Come giudica Il periodo di apprendistato di Iori in primavera? Sarà il futuro allenatore?

"È un'opzione. Manuel è un allenatore nato, lo era già in campo. Si è inserito nel ruolo con semplicità e naturalezza devastanti, ma necessita di esperienza, è lui stesso a volerlo. Mi auguro che diventi un grande allenatore".

Chi potrebbe arrivare tra le prime due in Serie B?

"Ce ne sono tante competitive. Il campionato si sta livellando verso l'alto, ci vuole anche fortuna. Vedo bene il Pisa, c'è la Cremonese con un allenatore con grandi idee di gioco propositive, il Frosinone, ma aspetterei anche il Crotone".

Che effetto le fa vedere Kouame in una squadra a metà classifica del campionato belga come l'Anderlecht?

"Conosco Christian, è un ragazzo strepitoso. Faccio fatica a capire la sua evoluzione, è ancora giovane, le esperienze difficili possono forgiarlo per farlo tornare a far bene, magari nuovamente nel calcio italiano. Credo che per le sue caratteristiche possa giocare solo in un certo modo, attaccare la profondità e sfruttare la sua agilità. Messo nel contesto giusto, è un ragazzo che può dar tanto".

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Stefano Marchetti, direttore sportivo del Cittadella, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio