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Ciao Vincenzo D’Amico
01 lug 2023 20:40Calcio

Il direttore Marco Piccari

In questo momento lasciatemi esprimere un pensiero di lazialità. 
Ciao Vincenzo
 
" Papà, ma Vincenzo D'Amico che giocatore era nella Lazio campione d'Italia ?" 
"Lui era il giovane talento di quella squadra straordinaria, quello che accendeva la fantasia. Bello quando dribblava, quando la palla arrivava a lui qualcosa di speciale poteva venire sempre fuori dai suoi piedi magici. Credimi Marco era forte, ma veramente forte." Quando la Lazio del '74 diventava Campione D'Italia io avevo 2 anni e i racconti di mio padre mi hanno fatto conoscere quella grande squadra e i suoi protagonisti. Poi ti ho visto in campo. Con la maglia targata Castor, Seleco e poi con quella bandiera con la fascia da capitano. Tu sei stato il mio 10 in una squadra che lottava sempre per rimanere a galla.  Tu eri quello bello da vedere. Quello che poi provavo ad imitare con il pallone tra i piedi, ma quella tecnica era per me irraggiungibile. Tu eri quello che saltava gli avversari e poi davi la palla a Giordano: il 9 e il 10 della mia squadra del cuore. Bruno segnava e Vincenzo illuminava. Ecco Vincenzo tu eri colui che dribblava e dava tutto con la maglia biancoazzurra. Mai potrò dimenticare quel giorno del 1982 allo stadio Olimpico la partita contro il Varese. Tu Vincenzo segnasti 3 gol fondamentali per la Lazio. Una gioia incredibile. Grazie Vincenzo, grazie capitano!


Questo è un passo di una lettera che ho scritto a Vincenzo qualche mese fa quando raccontò della sua malattia. Ho vissuto con lui l'ultimo anno a Goal di Notte e, nonostante tutto, Vincenzo ci ha regalato sempre un sorriso e tanta leggerezza, era lui che tranqullizzava noi e ci faceva ridere tanto. 
Grazie Vincenzo sei stato il mio primo idolo calcistico, il primo giocatore che ho identificato con la mia squadra. Mai ti dimenticherò, tu hai rappresentato un calcio diverso di cuore e passione, tu hai sposato una maglia che hai sempre amato. Grazie anche per essere stato in radio con me. Quel “ Maracanàààà !” scandito quando entravi in diretta è nel mio cuore. 
Ora ti immagino lassù nel cielo azzurro tra le nuvole bianche con un pallone e un bel sorriso, magari a giocare con l'angelo biondo Re Cecconi, il bomber Chinaglia (che ogni tanto facevi arrabbiare), Felice Pulici e il capitano Wilson: tutti sotto lo sguardo del maestro Tommaso Maestrelli. 
Ciao Vincenzo, ti ho voluto tanto bene.

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