Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’allenatore Giancarlo Camolese.
Dieci cambi in panchina in Serie A, contro i tre della Premier. E anche gli allenatori delle “big” sono caduti…
“Di fronte ai numeri non si può commentare in maniera differente. Ci sono stati sempre dei cambi d’allenatore, quest’anno qualcosa in più rispetto alle ultime stagioni”.
Si è esonerato di meno per qualche stagione perché le società avevano meno soldi del solito per pagare più contratti assieme?
“Non lo so. La motivazione potrebbe essere quella. Ma a me piace pensare che si è esonerato di meno perché le scelte fatte a inizio anno hanno trovato soddisfazione nella linea temporale della stagione. L’allenatore è una parte importante del progetto, ma non è l’unica parte costituente un progetto. È sicuramente però colui il quale paga per tutti, quando le cose vanno male”.
In Serie A 18 allenatori su 20 sono italiani. In Premier e Bundesliga c’è più esterofilia. È dovuto all’apprezzata scuola di Coverciano o c’è chiusura rispetto agli stranieri?
“Gli italiani hanno dimostrato all’estero di essere particolarmente bravi. Quattro Nazionali agli Europei saranno allenate da nostri connazionali, quindi non è un discorso solo di club, ma anche di selezioni nazionali. Sono per la valorizzazione dei nostri allenatori che lavorano bene all’estero. Ne sono arrivati di allenatori stranieri in Italia, che hanno fatto anche bene. Non c’è problema: all’estero siamo stimatissimi”.
Fuori Mourinho, dentro De Rossi…
“Quando la Roma decide di esonerare Mourinho, che è uno degli allenatori più bravi, avrà avuto le sue buone ragioni. De Rossi è giovane, conosce bene l’ambiente romano. Ha imboccato una strada diversa sotto il profilo della gestione tecnica. Anche come Associazioni Allenatori dispiace sempre quando un allenatore viene esonerato, ma dimentichiamo che poi al suo posto c’è qualcuno che ha una grande possibilità”.
Tudor alla Lazio?
“Tudor conosce alla grande il calcio italiano, a me ha fatto gol anche in un derby. Anche da allenatore ha dimostrato di saper gestire una squadra in Serie A, anche con giocatori già di alto livello dentro. Era libero, era sul mercato e la società ha cercato l’allenatore più utile al proprio progetto. Sarà il campo a capire se la scelta è stata oculata o meno”.
In Europa League Milan-Roma e Atalanta-Liverpool. In Conference Fiorentina-Lech Poznan…
“La speranza era di vedere finali tutte italiane. Una tra Milan e Roma la perderemo, ma una andrà avanti. Il Liverpool visto ultimamente mi fa pensare che all’Atalanta sia andata male. Ma Gasperini si batterà e per i Reds non sarà facile. Bene la Fiorentina, anche se tra virgolette, pure perché di sprovveduti in giro per il mondo non ce ne sono più”.
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Camolese: “Dieci cambi in panchina? Il movimento sta bene, quattro italiani alleneranno nazionali agli Europei!”
15 mar 2024 18:14Calcio
© foto di Giacomo Morini
Alessandro Sticozzi